“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Indagato il sindaco Mascia
Contestato l'abuso d'ufficio (art.323 Cp) «ingiusto vantaggio patrimoniale» per la consulenza a Briolini
INDAGATO IL SINDACO MASCIA - L'ultima volta che ci siamo incontrati/presentati ci ha detto: «ah, tu sei quello che dice che dobbiamo mettere i gay in comune! Simpatico l'articolo». Bene! A distanza di qualche mese ora possiamo rispondergli in questo modo: «Sig. Sindaco, lei è quello indagato dalla procura di Pescara per abuso d'ufficio!». Perchè è questo il reato contestato dal Pubblico Ministero Annarita Mantini e fa riferimento a presunte irregolarità riscontrate nel ventaglio di spese da 118 mila euro dedicate a cene e ristoranti, a pubblicità e a consulenze della contestatissima manifestazione Pescara Città dello Sport. Va detto che per Luigi Albore Mascia, eletto nel 2009, è la prima inchiesta che lo vede coinvolto direttamente. Ora che succederà: si dimetterà?
ESPOSTI IN PROCURA (Idv, Fli) - L'opposizione, che aveva fiutato qualche irregolarità, per mesi aveva chiesto l'accesso agli atti per verificare la congruità di alcune spese sostenute dal comitato promotore (di cui Mascia ha fatto parte). Ne è seguita una feroce polemica, addirittura è stata tirata in ballo la Camera di Commercio di Pescara e questioni di privacy. Ma alla fine tutti i documenti sono saltati fuori. Nel frattempo, però, alcuni esponenti dell'opposizione (Adelchi Sulpizio e Massimiliano Pignoli) avevano presentato un esposto in procura e così è partita l'indagine.
QUELLA CONSULENZA DA 30MILA EURO - Dalle indagini, eseguite dalla Squadra Mobile di Pescara e coordinate dal Pm Annarita Mantini, non sarebbero emerse irregolarità sulle spese, eccetto una consulenza da circa 30 mila euro lorde a Barbara Briolini (attualmente in servizio presso il Comitato Città Europea dello sport di San Giovanni Teatino). Per il pm, che indaga sul caso, non sarebbe stata assegnata tramite una procedura di evidenza pubblica ma in maniera diretta. E, dunque, sarebbe stato procurato a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale (art 323 codice penale). La pena per l'abuso d'ufficio va dai 6 mesi ai 3 anni. Nell'inchiesta verrà sentito come persona infarmata dei fatti anche il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa.
Marco Le Boeuf