“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Incontro di calcio Avezzano-Cesena. Dopo i 2 arresti, 26 denunce e 28 Daspo
Gli incidenti scoppiati allo Stadio dei Marsi domenica 16 settembre. Gli indagati dovranno rispondere di vari reati tra cui invasione di campo aggravata al lancio di sassi
INCONTRO DI CALCIO AVEZZANO - CESENA DEL 16 SETTEMBRE 2018: DOPO I 2 ARRESTI, 26 DENUNCE E 28 DASPO. In relazione ai disordini registratisi in occasione dell’incontro di calcio “Avezzano-Cesena”, valevole per il Campionato di Serie D, Girone F, svoltosi domenica 16 settembre 2018 presso lo Stadio dei Marsi, a seguito dei quali, fra l’altro, quattro poliziotti hanno riportato lesioni personali e diversi automezzi di servizio sono rimasti danneggiati, si rende noto che all’esito delle attività d’indagine espletate dal Commissariato di P.S. di Avezzano in collaborazione con la Digos della Questura di Forli-Cesena, attraverso l’esame delle riprese videofotografiche effettuate dal personale della Polizia Scientifica sono stati identificati, oltre ai 2 tifosi avezzanesi già tratti in arresto differito il giorno 18 settembre, altri 26 supporters delle due squadre (15 marsicani e 11 romagnoli, di età compresa fra 17 e 46 anni) a carico dei quali sono state inviate comunicazioni di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
I facinorosi dovranno rispondere, singolarmente od in concorso con altri, di uno o più reati che vanno dall’invasione di campo aggravata al lancio di sassi ed altri oggetti con pericolo per le persone, dalla violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale al danneggiamento di veicoli della Polizia, dal porto di oggetti atti ad offendere in occasione di una manifestazione sportiva al travisamento in luogo pubblico.
In conseguenza di quanto accertato ed in ragione dei reati di cui ciascuno dei partecipanti ai disordini si è reso responsabile, il Questore di L’Aquila ha emesso a carico sia degli arrestati (già sottoposti ad obbligo giornaliero di firma dall’Autorità Giudiziaria all’atto della convalida dell’arresto) che di tutti i denunciati, 28 provvedimenti di divieto di accesso nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (daspo), per una durata complessiva di 93 anni, così distinti: 7 della durata di anni 5, di cui 5 con obbligo di presentazione convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta del Pubblico Ministero, nei confronti di tifosi già in passato destinatari di daspo emessi dai Questori di L’Aquila, Forlì-Cesena e Teramo; 4 della durata di anni 4, di cui 3 con obbligo di presentazione convalidato dal G.I.P. su richiesta del P.M.; 8 della durata di anni 3; 9 della durata di anni 2.
Come noto, in caso di violazione del daspo la legge prevede, oltre all’arresto in flagranza di reato, la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 40.000 €.
Redazione Independent