“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Incontro a Cugnoli con Donne in Campo / CIA e le donne di Srebrenica
Diciannove anni fa il terribile genocidio nella Bosnia orientale definito "una delle pagine peggiori della storia" dal Tribunale Internazionale dell'Aia
A 19 anni dal terribile genocidio di Srebrenica che è stato definito, dal Tribunale Internazionale dell’Aia, una tra le pagine peggiori della storia dell’uomo, rimangono ancora le ferite di quei tragici giorni che hanno sconvolto questo paese che si estende tra le montagne della Bosnia orientale. Oggi però, il fiore della speranza e della pace continua a rafforzarsi anche grazie alle donne sopravvissute all’eccidio che hanno costituito una associazione, “Le Donne di Srebrenica”, che si batte per il dialogo interculturale e per la creazione di una memoria storica condivisibile.
Due tra le esponenti più attive di questa associazione di donne straordinarie che chiedono fermamente giustizia per la strage delle proprie famiglie, Valentina Gagic e Sehida Abdurahmanovic, hanno partecipato all’incontro con le “Donne in Campo” della CIA – svoltosi a Cugnoli presso la Fattoria di Maria Donata, giovedì 27 novembre 2014.
L’iniziativa - organizzata nel Comune di Cugnoli - con l’intento di avviare una nuova collaborazione attiva e solidale tra le due diverse realtà, si colloca all’interno del progetto “Adopt Srebrenica“ che vede il coinvolgimento diretto di diverse amministrazioni pubbliche, centri di ricerca, associazioni di volontariato italiane e internazionali. La Rete abruzzese di Adopt Srebrenica, composta da tante associazioni, collabora dal 2007 per promuovere la volontà di rinascita delle donne e dell’intera popolazione della città del genocidio bosniaco.
All’incontro ha partecipato anche il Sindaco del Comune di Cugnoli – Lanfranco Chiola, che ha sottolineato l’importanza del dialogo interculturale e di una cultura di pace e convivenza – “Il coraggio e la tenacia di queste donne che operano per fortificare le relazioni di pace nel proprio territorio – commenta il primo cittadino – ci insegna quanto sia essenziale la funzione della memoria per le vittime, per la prevenzione dei conflitti e per la creazione di condizioni favorevoli alla riconciliazione e alla democrazia”.
“Ringrazio Stefania Sergiampietri - Presidente di “Donne in Campo” in provincia di Pescara, Domenica Trovarelli - Presidente regionale dell’Associazione di genere e Beatrice Tortora, Presidente provinciale della CIA di Pescara – conclude il Sindaco Chiola - per aver organizzato questo incontro ricco di significati”.
Redazione Independent