“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Inchiesta sul pronto soccorso di Pescara. Indaga la procura
Sotto la lente della magistratura pescarese i vertici della Asl Pescara. Le ipotesi di reato: interruzione di servizio pubblico, omissione di atti d’ufficio e abbandono di incapaci
C’è una nuova inchiesta sulla sanità pubblica abruzzese. Stavolta, nel mirino della Procura di Pescara, c’è il Pronto Soccorso del capoluogo Adriatico, uno dei reparti maggiormente sotto pressione per numero di utenti che si rivolgono alle cure dell’ospedale civile e famoso anche per le code lunghissime. Sotto la lente della magistratura pescarese sono finiti i vertici della ASL di Pescara per una serie di presunte ipotesi di reato che riguardano l’interruzione di servizio pubblico, omissione di atti d’ufficio e abbandono di incapaci. Già in passato, l’ex consigliere regionale Domenico Pettinari, aveva presentato due esposti a proposito dei problemi del Pronto Soccorso: parliamo di mancanza di personale, strumenti idonei alla cura dei pazienti, liste d’attesa e persino la questione dell’eliporto in cima all’edificio dell’ospedale. Ora c’è questo sviluppo giudiziario che, come dicevamo, è coordinato dal procuratore Giuseppe Bellelli, famoso per essere stato uno dei pubblici ministeri che hanno condotto la famosa inchiesta sulla Sanitopoli abruzzese. Ovviamente essendo una fase assolutamente preliminare e’ impossibile immaginare o formulare congetture su ciò che accadrà.