“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Inchiesta materno-infantile: Varone chiede 22 anni
Il pubblico ministero del Tribunale di Pescara ha proposto complessivamente questa pena per i sette imputati
VARONE CHIEDE 22 ANNI. 22 anni di reclusione: e' la pena complessiva chiesta dal pm del Tribunale di Pescara, Gennaro Varone, a carico dei sette imputati nell'ambito dell'inchiesta relativa ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del reparto materno-infantile dell'ospedale civile del capoluogo adriatico, che nel marzo 2010 porto' all'arresto dell'allora funzionario della Asl e responsabile unico del procedimento, Franco D'Intino, dell'imprenditore foggiano Giulio Piancone, del responsabile del cantiere Giacomo Piscitelli e dei due direttori dei lavori, Alfonso Colliva e Damiana Bugiani.
NELLO SPECIFICO. Il pm nel corso della sua requisitoria davanti al Tribunale collegiale, presieduto dal giudice Angelo Zaccagnini, ha chiesto 4 anni e 8 mesi ciascuno per D'Intino, Piscitelli e Piancone; 3 anni e 4 mesi ciascuno per Colliva e Bugiani. Per gli altri due imputati, i professionisti Lorenzo Camplone e Rosalia Di Matteo, ha invece chiesto per entrambi 8 mesi. Le accuse, a vario titolo, vanno dalla corruzione, alla truffa, al falso e all'abuso. Nel mirino dell'accusa, l'appalto relativo ai lavori il cui importo iniziale di 2.924.000 euro, attraverso la perizia di variante, sarebbe aumentato fino ad arrivare alla cifra di 6.980.000 euro. La sentenza potrebbe essere emessa nei prossimi giorni
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