“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Inchiesta "Vate". De Fanis non risponde a domande del Gip
L'ex assessore è accusato di concussione, truffa e peculato. Indagine partita dalla denuncia di un imprenditore
INCHIESTA "VATE". DE FANIS SI AVVALE DELLA FACOLTA' DI NON RISPONDERE. Non ha risposto alle domande del Gip del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, l'ex assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Vate" su presunte tangenti nell'organizzazione degli eventi culturali ed in particolare sulla legge legge regionale n.43/73 che disciplina l’organizzazione, l’adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali.
Il politico teatino, assistito dai suoi legali Domenico Frattura e Massimo Cirulli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intercettato dai giornalisti ha detto di «avere fiducia nella magistratura e nei miei avvocati»
L'ex assessore è accusato dalla procura di Pescara (De Siervo e Bellelli) dei reati di concussione, truffa e peculato. L'indagine è partita dalla denuncia di un imprenditore dello spettacolo, Andrea Mascitti, recentemente ospite al programma del giornalista Michele Santoro Servizio "Pubblico", al quale sarebbe stata chiesta una tangente da 4mila euro.
Redazione Independent