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Inchiesta Rimborsopoli, l'ex assessore De Fanis assolto a Roma
Secondo il Tribunale il "fatto non costituisce reato" con riferimento alle spese per cene e alberghi. Intanto va avanti il processo per le presunte tangenti alla cultura
INCHIESTA RIMBORSOPOLI: L'EX ASSESSORE REGIONALE DE FANIS ASSOLTO A ROMA. L'ex assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, è stato assolto dal gup di Roma Arturi perché il fatto non costituisce reato dalle accuse di peculato e truffa in merito allo stralcio dell'inchiesta sulla rimborsopoli alla regione Abruzzo. Ne ha dato notizia il legale di De Fanis, Domenico Frattura, che ha confermato come l'assoluzione riguardava presunti conti relativi ad alberghi e cene che l'ex assessore avrebbe pagato anche per altri.
INCHIESTA IL VATE, PRIMA UDIENZA PRELIMINARE. E' stata fissata al 25 giugno davanti al gup del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, la prima udienza preliminare riguardante l'inchiesta su presunte tangenti e cultura, denominata "Il Vate", che conta tra i 6 imputati l'ex assessore regionale alla cultura, Luigi De Fanis, e la sua ex segretaria, Lucia Zingariello. Il procedimento giudiziario mira a far luce sulle modalita' di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73 che disciplina l'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni e ad altre manifestazioni culturali.
I REATI CONTESTATI. I reati contestati, a vario titolo, sono concussione, induzione indebita a dare o promettere utilita', truffa, peculato, abuso, falso in atto pubblico, corruzione, tentata induzione a dare o promettere utilita'. Le indagini, condotte dal Corpo Forestale dello Stato, hanno preso il via dalla denuncia dell'imprenditore dello spettacolo Andrea Mascitti. Per questa vicenda l'ex assessore De Fanis ha trascorso quattro mesi agli arresti domiciliari.
Redazione Independent