“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Inchiesta "La City" e "Ordinanza Fantasma", procedimenti aggiornati al 4 aprile
I due procedimenti sono trattati in maniera unitaria in quanto la seconda inchiesta è scaturita da una intercettazione. Sono indagate 11 persone
AGGIORNATE LE UDIENZA DAL GIP PER L'INCHIESTA "LA CITY" E "ORDINANZA FANTASMA". Sono state aggiornate al prossimo 4 aprile le udienze, dal gip del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea, relative ai due procedimenti giudiziari che hanno catturato, e non poco, l'attenzione dell'opinione pubblica, in particolare dei cittadini di Pescara. Parliamo delle inchieste sulla realizzazione de "La City", il centro direzionale alla periferia della Città e che dovrà ospitare la nuova sede della Regione Abruzzo, e sull'ordinanza 'fantasma' emanata dall'amministrazione comunale pescarese, nell'agosto del 2015, in merito all'inquinamento del mare. I due procedimenti sono trattati in maniera unitaria in quanto la seconda inchiesta e' scaturita da un'intercettazione telefonica nell'ambito delle indagini sul caso della City. Nel corso della prossima udienza il giudice decidera' se separare i due procedimenti. Il duplice rinvio odierno si e' reso necessario in seguito all' indisponibilita' dell'avvocato di uno degli indagati, residente a Potenza e bloccato dal maltempo, alla quale si sommano i problemi di salute di uno degli indagati, che dunque non avrebbe potuto prendere parte all'udienza e la richiesta di termini a difesa da parte di uno degli avvocati, che ha ricevuto l' incarico soltanto di recente.
INDAGATI DUE SINDACI DI PESCARA. Nell'ambito dell'inchiesta sulla City sono indagate undici persone, tra le quali l'ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l'ex assessore comunale Marcello Antonelli, accusati di concorso in abuso d'ufficio. Altre quattro persone, tra le quali l'imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della societa' Iniziative Immobiliari Abruzzese, coinvolto insieme al costruttore Giovanni Pagliarone e ai due direttori dei lavori Carlo Galimberti e Mario D'Urbano, sono accusate di concorso in abuso edilizio. L'inchiesta ruota attorno alla variazione della destinazione d'uso del fabbricato vicino all'aeroporto, deliberata nel 2013 dalla giunta Mascia: a giudizio dell'accusa sarebbe stato ignorato il piano di rischio aeroportuale, approvato nel 2012, che vieta la realizzazione di sedi istituzionali a ridosso dello scalo e sarebbero stati commessi altri illeciti. L'altra inchiesta, quella sull'ordinanza 'fantasma' per il mare inquinato, vede indagati, per omissione di atti d'ufficio, il sindaco in carica Marco Alessandrini, il suo vice Enzo Del Vecchio e il dirigente comunale Tommaso Vespasiano: secondo l'accusa, rappresentata dai pm Mantini e Di Serio, avrebbero "omesso gli idonei provvedimenti amministrativi volti a tutelare la salute pubblica e ad impedire la pubblica balneazione di quel tratto costiero".
Redazione Independent