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Inchiesta "Ciclone". A L'Aquila il processo in Corte d'Appello
Nel mirino dei giudici le presunte tangenti in cambio di lavori pubblici per i quali è stato condannato l'ex sindaco di Montesilvano Enzo cantagallo
MONTESILVANO. IN CORTE D'APPELLO IL PROCESSO "CICLONE". E' cominciata questa mattina dinanzi alla Corte d'Apello dell'Aquila la discussione degli appelli riguardanti il processo "Ciclone" su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano. Tra le persone coinvolte l'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, condannato il 28 dicembre 2012 dal Tribunale collegiale di Pescara a 5 anni per corruzione e abuso d'ufficio. A proporre impugnazione della sentenza emessa dal Tribunale di Pescara sono stati sia i difensori degli imputati sia il pm titolare dell'inchiesta, Gennaro Varone.
IN PRIMO GRADO ERA FINITA COSI'. In primo grado la vicenda si e' conclusa con la condanna di altri 12 imputati, 17 assoluzioni e 5 prescrizioni. Molti degli imputati condannati sono stati, comunque, assolti da alcuni dei reati contestati. Sempre in primo grado, Cantagallo e' stato assolto, perche' il fatto non sussiste, dai reati di associazione per delinquere, favoreggiamento, calunnia, abuso edilizio, abuso d'ufficio, elusione dei costi di costruzione nonche' da diversi episodi di corruzione. Per questa vicenda l'ex sindaco, alla guida di una coalizione di centrosinistra, nel 2006 fini' in manette insieme ad altre cinque persone. Ad occuparsi delle indagini e' stata la squadra mobile di Pescara.
Redazione Independent