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Inchiesta Arta. Parla Amicone
Il Presidente: «I nodi stanno venendo al pettine». Rassicurazioni al dipendente che ha presentato l'esposto
INCHIESTA ARTA, PARLA AMICONE - «I nodi che stanno venendo al pettine nell’inchiesta in corso sull’ARTA si riferiscono a precedenti gestioni dell’ente che non sta a me giudicare. Personalmente ho tutta l’intenzione di collaborare per favorire l’emergere della verità e per questo mi sento di rassicurare il dipendente che presumibilmente è l’autore di uno degli esposti anonimi citati dagli organi di informazione nei giorni scorsi: stando alle notizie di stampa, avrebbe deciso di non esporsi direttamente per “timore di rappresaglie”, ma proprio in considerazione della legittima scelta di restare nell’anonimato non mi spiego perchè abbia affidato la propria testimonianza ad un “messo notificatore”, il consigliere Idv Di Nisio». Mario Amicone, Direttore generale dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, rompe il silenzio sull’indagine che sta interessando l’ente per fare alcune dovute precisazioni.
REPLICA A DI NISIO (IDV) - Innanzitutto in replica all’accusa di “spreco” per le spese legali che verrebbe mossa all’ARTA proprio nell’esposto anonimo consegnato da Di Nisio alla Procura: «E’ bene sottolineare - afferma Amicone - che in tutti i giudizi che si sono svolti sotto la mia direzione l’Agenzia è sempre parte convenuta, non attore, e come tale è obbligata a resistere per evitare danni erariali. Tirare in ballo la presenza di otto giuristi nell’organico è assolutamente fuori luogo perchè, come previsto dal relativo bando di concorso, si tratta di dipendenti laureati in Giurisprudenza ma non abilitati a difendere l’ARTA nelle controversie giudiziarie. C’è da dire, inoltre, che per evitare di ricorrere a professionisti esterni, all’inizio del 2012 ho inoltrato alla Regione richiesta di patrocinio legale da regolarsi con apposita convenzione, ma non ha avuto positivo riscontro».
L'INCARICO ALL'AVVOCATO TENAGLIA - Infine, due parole sull’incarico all’avvocato Pierluigi Tenaglia: «Quando il 19 ottobre scorso venne approvato con apposita delibera l’Albo interno dei legali - spiega Amicone - mi sembrò opportuno affidare all’avvocato Tenaglia le cause urgenti, con udienza già fissata, in virtù della sua pregressa esperienza al servizio dell’Agenzia. Superata la fase di emergenza, si è proceduto all’assegnazione delle cause tra i legali in elenco in maniera più eterogenea, come del resto si evince dall’albo pretorio on line. Il grosso delle cause seguite finora dall’avvocato Tenaglia, ossia 10 su 15, riguardano ricorsi di ex precari, comuni a tutti gli enti pubblici. I restanti mandati si riferiscono invece ad appelli di procedimenti già in corso. Non mi pare ci sia alcun “giallo” in proposito».
Redazione Independent