“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Immobili uso civico, cancellato il balzello di 1.000 euro minimo
Approvato l’emendamento proposto alla Camera dalla senatrice Stefania Pezzopane. Esulta Fagnilli: “Risultato storico”
ALLELUJA. Tutti i cittadini italiani possessori di terreni gravati da uso civico non dovranno pagare più l’imposta del 9%, comunque non inferiore a 1.000 euro, del valore dell’immobile, nel caso volessero procedere alla sistemazione patrimoniale del bene. Infatti, nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2014 è stata pubblicata la Legge n. 89. Essa all’Articolo 5, comma 1, modifica l’Articolo 10, comma 4, del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n. 23. Nello specifico lo emenda circa le disposizioni di cui all’articolo 2 della Legge 1° dicembre 1981, n. 692 e all’articolo 40 della Legge 16 giugno 1927, n.1766, ripristinando le esenzioni già previste dalla Legge. L’emendamento proposto alla Camera dalla senatrice Stefania Pezzopane (Pd), sostenuto dalla determinante azione di governo del sottosegretario Onorevole Giovanni Legnini è stato finalmente approvato dopo un anno di duro lavoro parlamentare e politico.
LA NORMA. La norma introdotta dal cosiddetto Decreto Tremonti sul Federalismo Fiscale n. 23 del 14 marzo 2011, andava a colpire soprattutto i cittadini dell’Italia meridionale in cui vi è, per ragioni storiche, la presenza di Uso Civico. In Abruzzo il 40% dell’intera superficie regionale è interessato dal vincolo di Uso civico. Risulta inoltre che 450.000 cittadini siano interessati da questo provvedimento. Perciò, se avessero dovuto pagare almeno 1.000 euro a immobile, il conto avrebbe avuto contorni catastrofici per le finanze dei cittadini abruzzesi e del Sud. Infatti nei Comuni abruzzesi facenti parte del Regno delle Due Sicilie, non in possesso di verificazione demaniale, è sussistente la cosiddetta “presunzione di demanialità” affermata dalla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite Civili con la sentenza n. 2598 del 16 agosto 1958.
IL COMMENTO DI FAGNILLI. “La notizia è bellissima”, ha commentato il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli, rivolgendo “un ringraziamento forte e sentito” al Sottosegretario Giovanni Legnini “per il successo di portata storica che con la Legge 89/2014 si è raggiunto” e alla senatrice Stefania Pezzopane per aver presentato l’emendamento al Parlamento. “Naturalmente – aggiunge Fagnilli – è stato indispensabile il lavoro del personale dell’Ufficio Direzione Politiche Agricole del Servizio Demanio Civico della Regione Abruzzo. Importante è stato anche l’impegno di amministratori come il Sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli, dell’ex sindaco di Paglieta Giuseppe Lalli, del Comitato Utenti Uso Civico di Pizzoferrato e della Responsabile del Patrimonio del Comune di Sant’Agata di Puglia in provincia di Foggia Maria Tornisiello. Un grande risultato che ha già cominciato a produrre effetti benefici. Infatti, a Pizzoferrato il Comune ha dato inizio ai lavori di gestione del Progetto della Verifica demaniale, con la firma dei primi contratti di alienazione delle terre interessate dal vincolo di Uso Civico”.
Redazione IN