“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ilva. Fioccano le querele
La famiglia Riva querela l'Espresso per i "presunti" compensi percepiti negli esercizi 2008-2011
ILVA. QUERELATO L'ESPRESSO. Il magazine del Gruppo De Benedetti, l'Espresso, è stato querelato dalla famiglia Riva per una "presunta" diffamazione a mezzo stampa. Nel mirino dei vertici di Riva Fire, società che opera nel campo siderurgico da oltre 50 anni controllando tutti gli stadi della filiera siderurgica, ci sarebbero i compensi percepiti durante gli esercizi 2008-2011.
DALL'ILVA 253 MILIONI DI EURO. L'ufficio stampa della compagnia Ilva ha comunicato i seguenti dati: al 30 12 2008 il compenso è stato di 90.401 milioni di euro; al 31 12 2009 23.032 milioni di euro; al 31 12 2010 61.944 milioni di euro e al 31 12 2011 78.474 milioni di euro. Il totale dei compensi è di circa 253 milioni di euro. «Tali compensi - si legge nella nota inviata alla stampa - sono determinati in misura pari all'1,3 % del fatturato consolidato di Ilva SpA solo in caso di mol positivo, al contrario la percentuale si abbatte del 50% scendendo allo 0,65% in caso di MOL negativo. Tali compensi sono inoltre ovviamente correlati alle prestazioni effettivamente rese da Riva Fire nei confronti della controllata ILVA SpA. La misura di tali compensi è stata altresì verificata da primaria società di consulenza esterna indipendente, che ne ha statuito la congruità rispetto ad altre fattispecie analoghe. Inoltre, l’importo del corrispettivo sopra citato, è stato espressamente previsto nell' ambito dei patti parasociali stipulati tra i soci Ilva (tra cui anche la famiglia Amenduni) al momento dell' acquisizione avvenuta nel 1995». La famiglia Riva non avendo percepito, negli anni in questione, alcun dividendo da Riva Fire, si riserva di adire le vie legali a difesa della propria onorabilità.
Redazione Independent