“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il 'trucchetto' dello specchio
Truffe. Arrestati padre e figlio siciliani che simulavano incidenti stradali allo per ingannare onesti automobilisti
TRUFFE. IL 'TRUCCHETTO' DELLO SPECCHIETTO. Denunciati dai poliziotti della IV sezione della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila F.G. pluripregiudicato di anni 33 ed il figlio, entrambi di origine siciliana, poiché resisi responsabili del reato di truffa. Insieme avevano tentato di truffare un automobilista, simulando un incidente allo specchietto anteriore e, in cambio di una modica quantità di denaro, non avrebbero sporto denuncia all'assicurazione e, di conseguenza, fatto scattare l'aumento del premio di polizza.
ERANO SUL TERRITORIO DA MESI. Da diversi mesi la Squadra Mobile aquilana era sulle tracce dei due malviventi che, viaggiando a bordo di una autovettura Fiat Panda simulavano incidenti stradali in cui si rendevano falsamente vittime della rottura dello specchietto retrovisore della loro vettura (specchietto modificato affinché potesse cadere al minimo urto), per poi chiedere denaro contante agli utenti malcapitati, ignari vittime dei raggiri. In ordine ai fatti, procedeva anche la Divisione Anticrimine il cui personale attivava, quindi, le previste procedure per l'espulsione dalla città di L'Aquila con foglio di via obbligatorio.
reda inde