Il ticket per le Regionali

ABRUZZO. AL VOTODRAMMA (PD) CHIODI RISPONDE: BIS! L'abbiamo visto questa mattina in Piazza Salotto (Pescara), sorridente e allegro manco fosse pasqua, a braccetto con un misterioso signore, e disponibile alla provocazione. Noi (col solito cipiglio) ci scherziamo su. «Governator avete perso le elezioni. Come mai questo flop?». Allora il presidente della Regione Abruzzo ha intuito il tono scherzoso e, col solito aplomb ma decisamente più sciolto, ci ha risposto felice. «Ma noi no! - ha detto Chiodi - La delusione trementa l'ha presa il Pd. Pensavano di poter vincere facile e anche per questo non avevano voluto la riforma della legge elettorale. Se fossimo riusciti a farla, anche il fenomeno Grillo sarebbe stato inferiore». Finita qui? No, manco per nulla. Gaio come un fringuello ha dato il via al tango (manco fosse Piazzolla) che quasi ci volevamo girare dall'altra parte. «Gli abruzzesi si sono accorti che abbiamo portato risultati: siamo la regione quasi meno tassata d'Italia e con i costi della politica più bassi, risultati straordinari». Insomma il "solito Chiodi pronto a candidarsi ancora una volta alla guida della Regione Abruzzo con centrodestra. D'altronde cosa gli si può rimproverare? Fatta eccezione per sanità e scelte infelici sull'ambientalismo, oltre al dramma del lavoro che non esiste più, lo "zampino" del commercialista-fiscalista-amante della musica classica teramano si è visto sulla terra che diede i natali a Benedetto Croce, il poeta Ovidio e l'umanista Ennio Flaiano. Chiodi è un leader strano. Assolutamente un atipico del centrodestra. E' timido, mai sgarbato, sempre elegantissimo con quell'aria da masterizzato Louiss. Piace persino alle elettrici di sinistra! Ogni post su Facebook - social che il nostro adora - rivela una pletora di "mi piace" adoranti da fare invidia pure al collega, forse sfidante per il match di fine anno, Luciano D'Alfonso. Sarà questa la sfida? Faraone vs.Governato?

Marco Beef