“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il (sub)direttore e 'Faccia d'Angelo': storia di uno scoop mai dato
Stanno destando parecchio scalpore le rivelazioni sulla morte della figlia dell’ex boss della mala del Brenta, Elena, trovata morta all'interno di un condominio di via Carducci a Pescara
IL (SUB)DIRETTORE FACCIA A FACCIA CON FELICE MANIERO. Stanno destando parecchio scalpore le rivelazioni sulla morte della figlia dell’ex boss della mala del Brenta, Elena, trovata morta all'interno di un condominio di via Carducci a Pescara. A dire che non fu suicidio per una delusione d'amore ma invece una vendetta per le rivelazioni del collaboratore di giustizia Felice Maniero è l'ex camionista Giancarlo Carpi, che negli anni Novanta aveva fondato con altri la struttura militare segreta “Legione Brenno”, una struttura coinvolta in un traffico di armi.
Come è noto Maniero, uno dei criminali più noti del paese, trovò rifugio sotto mentite spoglie presso una villa in via Pescarina a Spoltore usufruendo del programma di protezione che lo Stato offre ai pentiti di mafia: il boss si era nascosto nelle colline spoltoresi per sfuggire alla vendetta dei suoi ex amici finchè la sua fuga dorata non venne interrotta dalla tragica della morte della figlia per suicidio/omicidio, avvenuto circa nove anni fa, a pochi chilometri da Spoltore. La notizia, che ebbe ridondanza nazionale, rivelò per sempre dove fosse nascosto il noto criminale che negli anni Novanta terrorizzò il Nord-Est d'Italia ed in particolare il Veneto trafficando droga, armi, praticando usura, fuggendo da carceri ed arrivando persino a sequestrare la statua di Sant'Antonio da Padova.
Qui il racconto del subdirettore all'epoca vicino di casa di Faccia d'Angelo che non diede lo scoop per ovvie ragioni.
Redazione Independent