“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il "sinistro" Signor G.
Dieci anni fa moriva uno dei mostri sacri della canzone italiana. La Sinistra facca "mea culpa"
SONO PASSATI 10 ANNI DALLA MORTE DI GABER IL SIGNOR G. Dieci anni fa ci ha lasciato Giorgio Gaber, uno straordinario interprete della canzone e del teatro italiano, oltre che intellettuale sensibilissimo ed "occhio attento" del cambiamento della nostra società. La sinistra ufficiale, che lo ha guardato con una certa diffidenza, tacciandolo di qualunquismo, non gli ha mai perdonato l'adesione di Ombretta Colli a Forza Italia. Ancora oggi ad ascoltare le sue canzoni e i suoi spettacoli veniamo colti dalla profondità delle cose che diceva piene di irriverente ironia. Dal 13 di novembre dell'anno scorso la fondazione Gaber ha realizzato un triplo CD con le sue canzoni cantate dai 50 maggiori interpreti della canzone italiana, da Jannacci, Celentano, Dalla, Arbore, Baglioni ecc.ecc. Domani esce il libro "G. vi racconto Gaber", scritto dal suo grande amico e coautore Sandro Luporini. Il sindaco di Milano, dove Gaber ha vissuto indimenticabili esperienze musicali con Jannacci, Celentano e Teo Teocoli, Giuliano Pisapia intende onorare la figura dell'inimitabile "signor G." intitolando al suo nome il Teatro Lirico.
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