“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il processo sui "veleni" di Bussi resta in Corte d'Assise
Respinto ricorso degli accusati per avvelenamento delle acque ed altri reati: tra loro ex dirigenti del colosso Montedison.
VELENI DI BUSSI. PROCESSO RESTA IN CORTE D'ASSISE. IL WWF: “UN PROCESSO EPOCALE IN MATERIA D’AMBIENTE”. Il processo per avvelenamento delle acque e altri reati, che vede imputati a vario titolo dirigenti delle aziende che negli anni hanno operato nel sito industriale di Bussi, sarà celebrato dinanzi la Corte d’Assise di Chieti. La Cassazione ha infatti respinto i ricorsi presentati dai legali di alcuni imputati e tesi a ottenere il riconoscimento del rito abbreviato, richiesta operata a sorpresa in fase finale di udienza preliminare. Il processo in Assise è stato già istruito e la prossima udienza, la prima nella quale si cominceranno ad affrontare concretamente i fatti, è in calendario per il 13 gennaio prossimo. La decisione della Cassazione è stata accolta con favore dal WWF, parte civile nel processo e da sempre impegnato a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini in relazione alla complessa vicenda di Bussi.
Spiega l’avv. Tommaso Navarra, legale di fiducia del WWF Italia in questo processo: "Anche l'ultimo ostacolo è stato superato. La discarica dei veleni di Bussi vedrà finalmente ricostruite le gravissime responsabilità di chi ha amministrato negli anni il sito dinanzi a una giuria popolare. In questi lunghi anni abbiamo sempre creduto nella possibilità che il giudizio arrivasse ad una sentenza. Oggi ne siamo definitivamente convinti. Con questa certezza continueremo a dare il nostro contributo per la verità e la giustizia in un processo epocale in materia di ambiente e per il nostro territorio".
“È importante – aggiunge il presidente del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio- che il processo resti in Assise per la gravità dei reati in esame e perché sarebbe stata una vera beffa fare un passo indietro dopo una fase preliminare che si è protratta per oltre 30 udienze, conclusa con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati”.
Redazione Independent