“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Il processo sui "veleni" di Bussi resta in Corte d'Assise
Respinto ricorso degli accusati per avvelenamento delle acque ed altri reati: tra loro ex dirigenti del colosso Montedison.
VELENI DI BUSSI. PROCESSO RESTA IN CORTE D'ASSISE. IL WWF: “UN PROCESSO EPOCALE IN MATERIA D’AMBIENTE”. Il processo per avvelenamento delle acque e altri reati, che vede imputati a vario titolo dirigenti delle aziende che negli anni hanno operato nel sito industriale di Bussi, sarà celebrato dinanzi la Corte d’Assise di Chieti. La Cassazione ha infatti respinto i ricorsi presentati dai legali di alcuni imputati e tesi a ottenere il riconoscimento del rito abbreviato, richiesta operata a sorpresa in fase finale di udienza preliminare. Il processo in Assise è stato già istruito e la prossima udienza, la prima nella quale si cominceranno ad affrontare concretamente i fatti, è in calendario per il 13 gennaio prossimo. La decisione della Cassazione è stata accolta con favore dal WWF, parte civile nel processo e da sempre impegnato a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini in relazione alla complessa vicenda di Bussi.
Spiega l’avv. Tommaso Navarra, legale di fiducia del WWF Italia in questo processo: "Anche l'ultimo ostacolo è stato superato. La discarica dei veleni di Bussi vedrà finalmente ricostruite le gravissime responsabilità di chi ha amministrato negli anni il sito dinanzi a una giuria popolare. In questi lunghi anni abbiamo sempre creduto nella possibilità che il giudizio arrivasse ad una sentenza. Oggi ne siamo definitivamente convinti. Con questa certezza continueremo a dare il nostro contributo per la verità e la giustizia in un processo epocale in materia di ambiente e per il nostro territorio".
“È importante – aggiunge il presidente del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio- che il processo resti in Assise per la gravità dei reati in esame e perché sarebbe stata una vera beffa fare un passo indietro dopo una fase preliminare che si è protratta per oltre 30 udienze, conclusa con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati”.
Redazione Independent