“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tavares spaventa l’Abruzzo
L’Ad di Stellantis punta il dito sulle infrastrutture della nostra regione che sono carenti e non adatte allo sviluppo industriale
Man mano che si avvicina il fatidico 10 marzo, quando mancano pochi giorni dalle elezioni regionali in Abruzzo, il clima politico si fa sempre più arroventato, con il Governo del Presidente Marco Marsilio arroccato sulla difesa del proprio operato e, sull'altro fronte, l'opposizione comincia a fare le pulci all'attuale Governatore. Finalmente il problema della carenza delle infrastrutture comincia ad emergere in tutta la sua drammacità nel dibattito politico. E non è solo in pericolo il raddoppio del collegamento ferroviario Pescara-Roma per i finanziamenti a rischio. Durante la conferenza del 23 gennaio tenuta ad Atessa l’Ad di Stellantis, Carlos Tavares, a parte la lamentela per i mancati sussidi governativi per l'auto elettrica, ha denunciato l'assenza di una rete infrastrutturale efficiente necessaria per poter esportare i furgoni prodotti nello stabilimento abruzzese (dove sono impiegate circa 25.000 maestranze) che ha una capacità produttiva di ben 1.200 mezzi al giorno. Secondo Carlos Tavares “Per restare competitiva Atessa deve avere due cose: poter navigare nel mare profondo del Mediterraneo attraverso le infrastrutture portuali e ferroviarie. Queste cose servono per poter mantenere efficiente questa fabbrica”. Ciò significa, ha dichiarato, “porti e ferrovie efficienti ... ma anche un costo dell’energia migliore, ora è poco competitivo". Tavares ha anche ricordato che dal 2035 non si potranno più vendere nuove auto con motori benzina o diesel come ha deciso l’Unione Europea.