“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il pareggio della Virtus 0-0 contro lo Spezia non è da buttare
Per come sono andate le cose al 'Biondi' ci si può dire soddisfatti del pari perché i temibili ospiti potevano strappare i tre punti
IL PAREGGIO DELLA VIRTUS 0-0 CONTRO LO SPEZIA AL BIONDI NON E' DA BUTTARE. Per come sono andate le cose in campo la Virtus può dirsi contenta del pareggio perché i temibili ospiti potevano chiudere la gara riportando il Liguria tre punti anziché uno solo. D'Aversa conosceva bene i punti di forza dello Spezia, oggi in maglia bianca, reduce da ben tre vittorie, e si è regolato di conseguenza schierando una formazione prudenziale. Ha infatti abbandonato l'abituale 4-3-3 per passare ad un più prudente 4-4-2, preferendo alla punta Lanini, un centrocampista con vocazione offensiva come Zè Eduardo. Non è dato sapere se una formazione più offensiva avrebbe portato alla vittoria i frentani.Ma il calcio è un pò come la vita nel senso che non ammette una replica. D'Aversa conosceva e conosce bene ovviamente anche il Lanciano nel bene e nel male nel senso che dispone di una buona difesa (ha incassato solo 4 reti), una discreta linea mediana e di un attacco troppo sterile. Sembrerebbe opportuno quindi rendersi conto che questo non è più quel Lanciano da primato e restare con i piedi per terra e lottare per la permanenza in B. Accontentarsi quindi del punticino che porta i frentani a quota 6, è cosa buona e giusta.
PRIMO TEMPO. Parte bene la Virtus che al 1° impegna Chichizola con un tiro di Di Matteo. Al 2° Di Cecco mette in rete ma dopo che l'arbitro aveva fischiato il fuori gioco. Al 6° Pucino dalla destra traversa per Di Cecco che mette in condizione Mammarella di segnare. Il suo tiro viene deviato in out. Al 21° si fanno pericolosi i liguri: dopo uno scambio Colaiò-Martic, la palla perviene a Brezovec che dal limite calcia forte, ma Casadei si fa trovare pronto. Al 26° dalla destra Di Matteo serve Pucino che crossa per la testa di Ferrari che incorna ma centralmente senza impensierire l'estremo difensore ospite. Poco dopo anche Zè Eduardo scodella un pallone per Ferrari, questa volta anticipato da Chichizola. L'ultima azione pericolosa è di marca ligure e la sigla al 43° Canadjijia che, servito da Castellani, da ottima posizione non riesca a superare la buona guardia di Casadei.
SECONDO TEMPO. Calaiò al 15° serve Brezovec che calcia a rete ma, per fortuna, Aquilanti riesce a murare il tiro. Al 26° replica tra le fila rossonere Ferrari il cui tiro viene deviato in out. Al 41° l'episodio più contestato dell'incontro quando Calaiò finisce a terra in area di rigore dopo un contrasto con Bacinovic. Per l'arbitro non è rigore e lascia proseguire. Al 43° Crecco spreca da buona posizione l'occasione di aggiudicarsi la partita. La gara si conclude sullo 0-0 dopo cinque minuti di recupero.
TABELLINO: VIRTUS LANCIANO 0 LA SPEZIA 0
Virtus Lanciano (4-4-2): Casadei, Pucino, Aquilanti, Amenta, Mammarella, Di Matteo (25°st Crecco), Bacinovic (34°st Paghera), Di Cecco, Di Frncesco, Ferrari (39°st Padovan), Zé Eduardo. A Disp: Aridità, Turchi, De Silvestro, Rigione, Vastola, Lanini. Allenatore: D'Aversa.
La Spezia (4-3-3): Chichizola, Martic, Terzic, Postigo, Migliore, Brezovec, Juande, Canadjija (44°st Errasti), Catellani (33°st Kvrzic), Calaiò (25°st Nenè), Situm. A disp: Sluga, Valentini, Acampora, Milas, Rossi, Ciurra. Allenatore: Bjelica.
Arbitro: Baracani di Firenze.
Clemente Manzo