“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il nome di D'Alfonso negli elenchi di una loggia. Lui: «Una barzelletta»
Il candidato governatore replica all'articolo de Il Fatto Quotidiano. Sulla vicenda un'interrogazione parlamentare di Andrea Colletti (M5S)
INCHIESTA SULLA LOGGIA DEI TEMPLARI E SULLA VERIDICITA' DI UN ELENCO. Tutto nasce da un'inchiesta del 2008 avviata dal pm pescarese Genaro Varone il quale, durante una perquisizione trovò un elenco di nominativi della congregazione Suprema Militia Equitum Templi.
Tra i sedici individui compariva anche il nome di Guido Dezio - braccio destro di Luciano D'Alfonso, ai tempi in cui era sindaco di Pescara - e, appunto, l'attuale candidato governatore del centrosinistra Luciano D'Alfonso (scritto a penna e fuori elenco).
"In un secondo documento - scrive il giornalista de Il Fatto Quotidiano Antonio Massari, sempre molto attento alle vicende abruzzesi - si ritrovarono invece 23 nominativi. Al 18 c'era il nome di D'Alfonso".
Sulla questione è intervenuto anche Andrea Colletti, deputato del MoVimento 5 Stelle, il quale ha presentato un'interrogazione parlamentare per fare luce sulla vicenda, poichè in uno degli elenchi figurerebbero nomi di politici, imprenditori e giudici.
Intervistato da noi di Abruzzo Independent D'Alfonso ha replicato sull'apertura dell'inchiesta con una battuta: «Dal Fatto ha pubblicato un non fatto. Siamo alle barzellette». Resta in piedi, però, l'indagine sulla veridicità dell'elenco, che è stata affidata alla polizia giudiziaria, allo scopo di dissipare ombre e dubbi sui nomi contenuti nell'elenco e sulle finalità della congregazione Suprema Militia Equitum Templi.
Redazione Independent