“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Il museo dell'Emigrante
Introdacqua (Aquila). Un centro della memoria in uno dei borghi più belli d’Italia, paese natale di Pascal D’Angelo
A INTRODACQUA (L'AQUILA) IL MUSEO REGIONALE DELL’EMIGRANTE. Il museo, inaugurato il 25 giugno del 2011, è attualmente visitabile nei giorni di sabato e domenica (dalle ore 9 alle ore 12) e, per scuole e gruppi organizzati, su prenotazione. La struttura, nella sua razionale ed efficace essenzialità, è un presidio importante della memoria dell’emigrazione abruzzese e bene ha fatto la Regione Abruzzo a dargli il suo riconoscimento. Magari, se il medesimo interesse fosse anche rivolto ad altri cespiti della memoria presenti nel territorio regionale, si potrebbe costituire un’organica rete espositiva mettendo a frutto, sinergicamente, le specificità e il patrimonio conservato. Davvero appropriata la dedica a Pascal D’Angelo, che dell’emigrazione abruzzese è un esempio illuminante per anni trascurato, ma finalmente rimbalzato negli anni recenti in tutto il suo interesse umano, sociale e letterario. Pasquale (Pascal) D’Angelo nasce il 19 gennaio 1894 a Introdacqua, nella frazioncina di Cauze, da una modesta famiglia di contadini, primo di due figli. Frequenta con profitto le scuole primarie, anche se con discontinuità, dovendo aiutare i genitori nel lavoro dei campi e accudire il piccolo gregge di pecore e capre, vera “ricchezza” della famiglia. Si distingue ben presto tra i coetanei per la sua vivacità, spesso fonte di guai, sia per le spiccate capacità d’apprendimento. A 12 anni il ragazzo smette di frequentare la scuola, lasciandosi alle spalle la fanciullezza per entrare nel duro mondo del lavoro dei campi.
G.P.