Il mistero irrisolto del delitto di via Leopardi. Chi ha ucciso a coltellate Nicola Bucco?

CHI HA UCCISO NICOLA BUCCO? Chi ha ucciso Nicola Bucco la sera del 14 novembre 2012, nella sua abitazione in via Leopardi a Pescara, con tre coltellate di cui una fatale alla gola? A quattro anni dal delitto del 53enne pescarese non è stato ancora dato un nome e un cognome al colmpevole ed il pubblico ministero, titolare dell'indagine, il dott. Gennaro Varone, ha chiesto l'archiviazione del caso perche' "ogni verifica di traccia biologica che potesse legare una delle persone sospettate al luogo del delitto e' stata negativa" e inoltre "non sembra vi sia la ragionevole possibilita' di elevare ad alcuno una imputazione che possa essere ragionevolmente sostenuta in dibattimento". Naturalmente i familiari della vittima non sono d'accordo ed hanno chiesto al giudice del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio di non chiudere il caso definitivamente.

I SOSPETTATI. Inizialmente i sospetti si erano concentrati sull'ex-custode del mercato di piazza Malta a Chieti e proprietario di una piccola barca al porto di Pescara, in seguito su Emilio Massacese, fratello maggiore di Vittorio, titolare del baretto del porto che aiutava Bucco a pagare l'affitto e che quel mercoledi' di novembre trovo' il cadavere dell'amico su un marinaio tunisino, residente a Francavilla, Rafik Ben Amri. Ma le attività investive avrebbero escluso, come detto, la possibilità di sostenere l'ipotesi accusatoria nel dibattimento per tutti e tre i sospettati di questa incredibile vicenda della quale, appunto, sono estranei. Ma allora chi è stato? Si riapriranno le indagini? Nella prossima udienza conosceremo l'epilogo di questo inquietante, ennesimo, mistero della Città di Pescara e che potrebbe restare irrisolto e con un assassino a piede libero.

Redazione Independent