“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il mercato degli scrutatori
Montesilvano. Urla e offese durante l'odg Anelli (M5S): aveva chiesto l'estrazione a sorte invece delle nomine
MONTESILVANO. URLA E STREPITI DURANTE LA MOZIONE ANELLI. Il consigliere "grillino" Manuel Anelli aveva chiesto di votare il provvedimento sulla nomina degli scrutatori per le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio estraendoli a sorte, anzichè scegliendoli in modo "nominale". Durante la richiesta è scoppiato il caos con urla e strepiti da parte di alcuni consiglieri della maggioranza della giunta del sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia. Naturalmente l'ordine del giorno presentato da Anelli è stato bocciato a larga maggioranza dalla commissione elettorale.
LA REPLICA DEL COMUNE: APPLICATO CODICE ETICO. Si è svolta nella tarda mattinata odierna la commissione elettorale che ha definito la nomina degli scrutatori in vista del prossimo appuntamento elettorale. Selezionati duecentotto aventi diritto e regolarmente iscritti all’albo degli scrutatori. Ogni singolo partito ha adottato i criteri di scelta, attraverso un codice etico che dava priorità alle categorie dei disoccupati, ai ragazzi al di sotto dei trentacinque anni e agli universitari. «Non potevamo fare di meglio – ha commentato il consigliere Paolo Talanca membro della commissione elettorale – Perché affidarci all’estrazione completa avrebbe significato che tra gli estratti potevano capitare anche persone di fascia alta e/o medio alta. La nostra è una democrazia rappresentativa conclude Talanca - ed è giusto che in questo momento di crisi i partiti si facciano carico delle proprie responsabilità».
SAN GIOVANNI TEATINO E ORTONA HANNO SORTEGGIATO. Finora soltanto i comuni di San Giovanni Teatino ed Ortona hanno approvato la mozione per estrarre a sorte dalla lista degli iscritti nei vari municipi gli scrutatori. Nel resto dei comuni abruzzesi, invece, si continua ad assistere al mercanteggio delle nomine. E, si sa, che in tempi di crisi anche poche centinaia di euro, per un paio di giorni di lavoro, non sono cosa da buttare alle ortiche. Ahinoi!
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