Il "grido" dei sindaci del Teramano: "Sosteneteci per dare un tetto a chi lo ha perso"

Con il terremoto del 30 ottobre il territorio della provincia di Teramo ha registrato il 60% dei danni di tutto l’Abruzzo. A Torricella Sicura episodi di 'sciacallaggio'

Il "grido" dei sindaci del Teramano: "Sosteneteci per dare un tetto a chi lo ha perso"

IL "GRIDO" DI DOLORE DEI SINDACI DEL TERAMANO ALLE ISTITUZIONI. "Sosteneteci nelle verifiche dei danni e per dare un tetto a chi lo ha perso": è l’appello che i sindaci di 9 Comuni del Teramano non inseriti nel cratere sismico rivolgono alle istituzioni, parlando a nome di oltre 20mila persone. La situazione è molto critica perchè i danni al patrimonio edilizio privato e pubblico sono ingenti, inoltre molte attività commerciali hanno dovuto chiudere e rischiano di essere esclusi dai fondi previsti per la ricostruzione. 

A TORRICELLA SICURA CI SONO GLI 'SCIACALLI'. Il primo cittadino di Torricella Sicura Daniele Palumbi denuncia episodi di sciacallaggio nelle case degli sfollati, quello di Pietracamela Michele Petraccia sottolinea che non ha sfollati perché c’erano già dal 2009. “Non dimenticateci” dice il sindaco di Tossicia Franco Tarquini, denunciando i ritardi nell’erogazione dei fondi del sisma 2009, fermi all’annualità 2014. Le scuole di Campli e di Isola del Gran Sasso difficilmente riapriranno lunedì. E dove la gente resta nei centri di accoglienza o emigra verso le case al mare, il commercio va in malora. Sono state chiuse due delle tre aree di accoglienza notturna che il Comune di Teramo aveva predisposto per il ricovero delle persone le cui abitazioni erano state dichiarate inagibili. Il provvedimento odierno scaturisce dall’evolversi della situazione, con le famiglie che gradualmente stanno optando tra la scelta dell’autonoma sistemazione o dell’ospitalità in strutture ricettive; ciò determina l’assottigliarsi del numero dei fruitori per i quali è ora sufficiente l’unico centro del Palabinchi all’Acquaviva, che ovviamente rimarrà aperto , con lettini e con la disponibilità di pasti.

IL CAPOLUOGO IN GINOCCHIO. Sabato prossimo non si svolgerà il mercato settimanale. La decisione è legata alle verifiche in corso, riguardanti gli edifici del centro storico situati lungo il percorso del mercato stesso. La giornata di mercato, come stabilito dalla normativa, sarà recuperata in futuro con data che verrà comunicata agli interessati e agli organi di informazione.
Per la settimana successiva, l’amministrazione valuterà le possibili sedi alternative a quelle usuali, qualora dovesse rendersi necessario spostare il mercato. Oggi sono state emanate 12 Ordinanze di sgombero che hanno interessato 39 nuclei familiari residenti in via Giovanni XXIII, 26; Viale Bovio; Palazzo Cerulli, nel corso omonimo; e nelle frazioni Valle San Giovanni, Garrano, Mezzanotte. Il totale delle ordinanze di sgombero per inagibilità degli edifici è, ad oggi, di 187. Sono state chiuse tre attività commerciali lungo Corso Cerulli, che insistevano al piano terra di Palazzo Cerulli. Da stamattina sono state avviate le verifiche DICOMAC sugli edifici scolastici con i tecnici della Protezione Civile.

Redazione Independent