“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il "fattaccio" della Vigilia
Pineto - Si risveglia l'uomo precipitato la notte di Natale. Arrestato un romeno, altri indagati per favoreggiamento
IL FATTACCIO ALLA VIGILIA - La sera della vigilia di Natale, verso le ore 22, i carabinieri della stazione di Pineto scoprirono un corpo, in fin di vita, sul ciglio della strada. Le prime impressioni avevano portato gli inquirenti a considerare che l'uomo fosse precipitato dal balcone, prcisamente dal secondo piano di un edificio in via Puccini a Pineto. Quel giovane era un cittadino rumeno, 24 anni, ed il "fattaccio" era avvenuto mentre si festeggiava, insieme ad altri otto connazionali, operai edili di una ditta della zona. Interrogati sull'accaduto dagli uomini di Luigi Mincone, i concittadini hanno dichiarato che l'uomo, in evidente stato di ebbrezza, si sarebbe sporto troppo dal balcone per, poi, precipitare al suolo. Per fortuna, il tempestivo intervento dei soccorsi ha permesso di salvargli la vita, sebbene le sue condioni fossero gravissime, a causa dei politraumi derivanti dalla caduta.
DUBBI SULLA CADUTA ACCIDENTALE - Il racconto dei commensali è apparso, sin da subito, poco convincente. Una finestra con il vetro rotto, l'evidente stato di disordine della casa sembravano più simili ad un luogo del delitto che ad una festa tra amici. Palesi, poi, le reticenze e le contraddizioni evidenziate durante gli interrogatori. Tant'è che i militari hanno continuato ad approfondire la questione, ma nulla poteva essere contestato: infatti, nessuno dei sospetti si discostava dalla versione della caduta fortuita.
LA SVOLTA: IL RISVEGLIO DEL PRECIPITATO - Qualche settimana dopo, però, ecco che arriva la svolta. Il "precipitato" si risveglia dal coma e racconta tutto ai carabinieri. «Sono stato portato sul balcone, sollevato e scaraventato giù perchè mi accusavano di aver rubato 400 euro», questa l'accusa che ha portato ad inchiodare un connazionale della vittima. Riconosciuto in fotografia, Nicolae Gheorghiu, 40 anni, incensurato, operaio, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Teramo, su ordine dal gip dr. Giovanni de Renis e del sostituto procuratore dr. Bruno Auriemma. Pesantissimi i capi d’imputazione: lesioni personali dolose gravi (art 382-383 codice penale). Gli altri connazionali, presenti quella sera sono stati iscritti nel registro degli indagati per favoreggiamento personale.
Red. Independent