“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
'Il faraonico' Luciano D'Alfonso è 'super sicuro' sull'inchiesta della Procura di Pescara
"Mi sento chiamato in causa come rispetto, per esempio, alla cellulite di Pettinari o aver causato l'anoressia a Giorgio D'Ambrosio"
LUCIANO D'ALFONSO E' SICURISSIMO: L'INCHIESTA WATERFRONT SI SGONFIERA'. La conferenza stampa di D'Alfonso sull'ultima inchiesta che lo riguarda, come al solito, si è rivelata uno show. Il presidente, ricco nel lessico e sferzante nel replicare agli attacchi che gli giungono dalle opposizioni, ha spiegato il suo punto di vista sulla questione WaterFront Center, il complesso di proprietà degli imprenditori Milia e Mammarella e che si trova, praticamente, nella stessa poisizione della mega caserma della Guardia di Finanza. "Per il ruolo che ho, per la responsabilità che mi caratterizza, mi sento nel bisogno e nel dovere di concorrere, per quanto mi è dato, alla chiarificazione, alla luce di quello che è stato scritto sui giornali. Sento quest'obbigo perchè sono il presidente di Regione. Se fossi stato un privato cittadino, senza lugo pubblico, non avrei tenuto questa conferenza stampa. La prima cosa che faccio e non è un atteggiamento sfidante: la mia conferenza stampa è il mio viso. Sono soggetto passivo di un accertamento della verità, attraverso un fascicolo che mi chiama in causa con lo stesso livello di coerenza con il quale potrei essere chiamato in causa rispetto, per esempio, alla cellulite di Pettinari o aver causato l'anoressia a Giorgio D'Ambrosio, davvero mi dichiaro completamente estraneo, davvero non c'entro nulla. Un'inchiesta destinata a procurarmi vantaggio. Ho soltanto un sentimento nei confronti la procura di Pescara, un sentimento che va oltre la fiducia, e comincio ad avere lo stesso sentimento nei confronti della prevalente polizia giudiziaria che opera a Pescara. Voglio dire in questa occasione che ciò che somiglia al massimo genera il verosimile ma assolutamente non la verità e men che meno il fatto penale che non c'è". Questa la prima parte del lungo discorso ai giornalisti (qui il video completo) convocati in viale Bovio.
Redazione Independent