“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
IL DEBITO PUBBLICO AUMENTA. L'Eurostat ha comunicato i dati del secondo trimestre di quest'anno del rapporto tra debito pubblico e PIL, dei paesi aderenti all'Unione Europea. L'Italia si trova con il 126,1% al penultimo posto dopo la Grecia con il 150,3%. E' un record negativo assoluto superiore a quello del 2011 quando il rapporto era del 120,7% e a quello del 95 con il 120%. Il debito pubblico è cresciuto pure rispetto al primo trimestre di quest'anno di ben 2,4 punti in rapporto al PIL.
NON VA MEGLIO IN EUROPA. Anche in Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, il debito pubblico cresce, nonostante che questi paesi abbiano ricevuto consistenti aiuti dall'UE per mezzo del fondo Salva Stati che l'Italia ha contribuito a costituire. Pure i dati medi dei paesi europei peggiorano, passando dall'83,5% del primo trimestre all'84,9% del secondo.
FALLIMENTARI LE POLITICHE LIBERISTE. Questi dati poco confortanti confermano l'opinione di molti secondo cui la cura Monti, basata su tasse e tagli alla spesa pubblica, non migliora il rapporto tra debito e PIL, anzi lo peggiora. Il pareggio del bilancio che Pdl, Pd, Udc e Fli hanno inopinatamente inserito nella Costituzione un pò alla chetichella, a questo punto ben difficilmente sarà raggiunto nel 2013 e nemmeno negli anni a venire visto che lo scellerato Patto di Stabilità, il cosiddetto "Fiscal Compact" prevede tagli di quasi 45/50mila miliardi di euro all'anno per i prossimi 20 anni. I Professori e i soloni dell'UE non farebbero meglio a rileggersi Keynes?
Clemente Manzo