Il cementificio va spostato

Sono cambiate le condizioni urbanistiche e c'è il problema dell'inquinamento. Ma la Sacci non vuole mollare

Il cementificio va spostato
IL WWF: IL CEMENTIFICIO VA SPOSTATO. E' quanto ha affermato Augusto De Sanctis responsabile del Wwf in Commissione consiliare Sanità che si è riunita sotto la presidenza di Vincenzo Berghella, per discutere del problema del cementificio. L'amministrazione comunale di Pescara, ha ufficializzata, per bocca del Presidente Berghella, la propria partecipazione 
alla riunione indetta dal Wwf lunedì prossimo, per decidere sulle azioni da intraprendere per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di delocalizzare il cementificio. Sia Il Comune che il Wwf si schierano contro il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale alla Sacci Spa proprietaria del cementificio in via Raiale.
IL CONTRATTO DA 120MILA EURO ANNUI. Il capogruppo del Pdl Foschi ha dichiarato che la giunta Albore Mascia «da sempre si è dichiarata contraria alla permanenza del cementificio sul territorio di Pescara. Addirittura già ai tempi della consiliatura Pace, posizione ribadita poi nel 2006». All'epoca la Città era amministrata da una giunta di centrosinistra presieduta da Luciano D'alfonso. Allora la vecchia  proprietaria del cementificio, La Farge, aveva stipulato un accordo con il quale in cambio di un versamento di 120.000 euro l'anno per 15 anni, «il governo cittadino acconsentiva alla prosecuzione della cementeria a Pescara». Oggi le mutate condizioni urbanistico-edilizie, le emissioni nocive che ricadono sulla città, su Spoltore e S. Giovanni Teatino, non consento  più la permanenza del cementificio nella città di Pescara. 
IL PROBLEMA DELL'INQUINAMENTO. Augusto De Sanctis ha ricordato che, «a fronte del superamento già per 33 volte in un anno dei livelli delle polveri registrato dalla centralina Arta di via Sacco, il sindaco aveva il dovere di esprimere  parere non  favorevole al rinnovo delle autorizzazioni per il cementificio che è, secondo la bibliografia disponibile, uno dei maggiori produttori di diossine e dei suoi composti». Ciò che desta maggiormente allarme è che la Sacci ha chiesto il nulla osta per il trattamento non solo dei rifiuti non pericolosi, ma anche di quelli pericolosi. Il Wwf ha ribadito di aver inviato la propria diffida nei confronti della Regione e dell'Arta affinché non rilascino, in sede di Conferenza dei Servizi, l'autorizzazione alla Sacci Spa. Il Comune, da parte sua, annuncia che in caso di un eventuale parere favorevole, impugnerà la decisione al Tar. 
C.M.