“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il canto del cigno di Pomante: «Io scelgo, voi fate come vi pare»
L'analisi politica impone il sostegno al candidato del centrosinistra ma significherebbe la "morte politica" dell'avvocato teramano
TERAMO VERSO I BALLOTTAGGI. POMANTE AI SUOI: «IO SCELGO, VOI FATE COME VI PARE». «Ho sempre visto la competizione come un'esperienza positiva. Perdere significa apprendere una lezione, per non ripetere in futuro gli stessi errori. Perdendo si migliora e si impara ad apprezzare pienamente la vittoria, perché si è consapevoli di quanta fatica e quante delusioni comporti raggiungerla. La competizione politica mi ha entusiasmato fino a quando è stata contatto con la gente, confronto con gli altri candidati, progettazione di una città futura. Mi entusiasma molto meno oggi». Comincia così la lunga lettera scritta dal candidato sindaco di Teramo 3.0 Gianluca Pomante, forte di una dote elettorale del 6% di preferenze, conquistata lo scorso 25 maggio e che potrebbe essere molto utile alla rincorsa di Manola Di Pasquale. «Oa che il mio gruppo, non senza perplessità, si è espresso per l'appoggio a Manola Di Pasquale -spiega - viene lasciata a me la scelta definitiva di formulare e sottoscrivere quell'accordo. Una scelta che sarà comunque criticata, che sarà comunque fonte di polemiche, che sarà comunque oggetto di quella flagellazione mediatica che solo chi ha bisogno di consigli anche per scegliere il colore dei calzini può riservare a chi, invece, decide e se ne assume la responsabilità. Una scelta - dice Pomante - che permetterà, in caso di vittoria, di spingere la politica verso un vero rinnovamento, di vigilare dall'interno, di attuare il nostro programma per la città, ma che, in ogni caso, non sarà indolore e priva di conseguenze».
E, poi: «L'analisi politica impone di appoggiare Manola Di Pasquale perché - si legge nella nota - diversamente, senza prendere decisioni, si consegnerebbe la vittoria a Maurizio Brucchi. Al contrario di chi preferisce astenersi per non doversi assumere alcuna responsabilità (pur sapendo di aver ugualmente scelto), io rispetterò la volontà degli arancioni e di tutti quelli che ci hanno contattato per spingerci ad appoggiare Manola Di Pasquale. Io scelgo, anche se questo scatenerà critiche e illazioni. Io scelgo perché tocca a me. Io scelgo perché gli ostacoli si affrontano. Io scelgo, perché è troppo comodo fare il leader solo quando conviene. Io scelgo per dare una speranza a quelle persone che hanno creduto negli “arancioni”, nelle nostre idee, nei nostri sogni. So bene che questa decisione potrà decretare la mia fine politica, come il gladiatore scende nell'arena sapendo che anche una vittoria gli permetterà solo di scegliere come morire. Ma sottrarsi agli eventi sarebbe da codardi».
Redazione Independent