“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il bullismo è male
Da un'esperienza personale, un invito ad imparare a chiedere aiuto
Parliamo di ragazzi. Del sentirsi l'unico al mondo ad essere troppo basso, alta, grassa, magro, sfigato, balbuziente, gay, nerd, troppo normale, troppo ...sempre e comunque diverso e sbagliato. Su questo "sentirsi" piombano altri, con problemi, pure loro, che si sentono altro. Piombano e beccano a sangue, perseguitando, picchiando, whatsappando insulti ed isolamento giorno e notte, ridendo, desertificando. Rendendo incubo il quotidiano vivere la scuola, ad esempio. Sempre stato, sempre sarà. Cicatrici che molti di noi portano sotto pelle e che intravedono formarsi sopra pelle di figli, nipoti, fratelli, sorelle. Difficile riassumere cause, imperativo proporre risposte. Parlare con bambini e ragazzi in primis, l'attenzione, "vedere" i figli e dire "no". Troppa indifferenza, troppa saccenza ancora, di nuovo, troppo. E poi la scuola. Negli istituti d'ogni ordine e grado, ormai, vengono proposti psicologi ed incontri ad hoc ma l'impreparazione, dolosa o colposa, spesso è protagonista. Non vede e, se vede, spesso non sa tutelare ed educare. Le ferite diverranno cicatrici per molti, arti amputati per alcuni, nulla per altri ancora che commettono gesti definitivi. Noi, gli adulti, dobbiamo vedere, dobbiamo esserci e saperci essere da lontano (i ragazzi devono camminare col loro passo) e, quando occorre, da molto vicino. Saper chiedere aiuto ed invitare i ragazzi a farlo. La famiglia è e deve essere la prima accoglienza. Ci sono poi, educatori e forze dell'ordine capaci di immensa umanità. C'è il telefono azzurro che risponde al 19696 anche come numero antibullismo ed anche solo per un consiglio. Il bullismo non è né 1 nè 2.0: il bullismo è male. Punto.
Giada C.