“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Tar salva le antenne
San Silvestro. Ancora uno stop per la delocalizzazione delle emittenti. Mascia: «Non hanno l'autorizzazione»
SAN SILVESTRO. IL TAR SALVA LE ANTENNE. Si sapeva che non avrebbero mollato tanto facilmente il terreno, complice il poderoso sforzo tecnologico oltre che economico, ed è stato così. Le emittenti (Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale) si sono rivolte al tribunale amministrativo regionale e, benchè prive dell'autorizzazione comunale a trasmettere segnali - non possono tantomeno chiedere alcuna sanatoria poichè il sito non è più idoneo ad ospitare gli impianti, oltre che essere stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze - hanno ottenuto la sospensiva delle ordinanza dirgenziali di disattivazione delle antenne. Dunque, sino all'appello cautelare, fissato per il prossimo 4 luglio davanti al giudice cautelare, resteranno lì dove sono. Ad annunciare la decisione del Tar è il sindaco di Pescara Luigi "Delocalizzatore" Mascia che per primo ha avviato questa battaglia contro l'inquinamento elettro-magnetico. «La nostra priorità - spiega Mascia - resta la delocalizzazione degli impianti da quella collina di Pescara. La nostra non è una battaglia contro delle aziende, ma è un’azione a difesa del diritto alla serenità di famiglie esasperate che hanno, dalla loro parte, anche la verifica effettuata dalla Guardia di Finanza che, attraverso indagini serrate e lunghe, hanno accertato che 59 emittenti non sono a tutt’oggi provviste dell’autorizzazione comunale necessaria per trasmettere dal colle, verifica che ha determinato la firma delle ordinanze dirigenziali, e non sindacali, a sottolineare la natura prettamente tecnica e non certo politica dei provvedimenti assunti». Il 10 gennaio scorso, sempre dinanzi al Tar, sono state discusse e accolte le richieste di sospensiva presentate da Nuova Radio Spa, Radio Parsifal, Radio California, Centro Produzione Spa, Radio Studio Più Srl, Prima Tv Spa, Elemedia Spa, Rete A Spa, Rai-Raiway Spa, 4 ricorsi di Radio Delta Uno, ed Edizioni Silvestri Srl. Mentre il 24 gennaio sono state accolte le altre due richieste presentate da Radio International e Mon Radio, e oggi sono state accolte, ovviamente, anche le richieste presentate da altre sei emittenti, ossia le società Nove Nove, Studio 5, Radio Dimensione Suono, Tvq, WNN W.80 Comunication, ed SP.
IL PROGETTO OFF-SHORE. Il sito di San Silvestro non è più sito idoneo a ospitare gli impianti. Addirittura è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze. Dunque, è evidente che prima o poi toccherà staccare la spina. Peraltro sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra, inseriti nel Piano Nazionale, su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi, senza contare il progetto-pilota messo a punto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila per lo spostamento delle emittenti al largo, su una piattaforma off shore.
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