“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Pescara sbanca Pontedera 5-0 con Zemanlandia
Le pagelle: un solo insufficiente tra i biancazzurri
Plizzari: partita perfetta del portierone biancazzurro che nel primo tempo sfoggia la sicurezza del campione non dando speranze agli assalti del Pontedera. Dove non arriva lui, inoltre, arriva il vero e proprio angelo custode dei portieri, il palo. Nel secondo tempo chiude la porta a tu per tu con l'avversario in contropiede in quella che rappresenta l'azione più pericolosa della squadra di casa. Imperioso: voto 8
Floriani: partecipa attivamente al gol del vantaggio ed è sempre preciso in copertura nella miglior partita da quando veste la prestigiosa maglia biancazzurra. Non è solo una figurina nell'ampia rosa degli adriatici, ma è un elemento sul quale poter puntare. Può giocarsi una maglia da titolare in ogni occasione a dispetto di chi lo vede solo come il figlio di Alessandra Mussolini. Tosto: voto 8
Pellacani: quarta partita consecutiva per l'esperto difensore che si fa trovare preparato dopo aver aspettato il suo momento con grande dignità. Ripaga l'allenatore con una prestazione di grande qualità svettando di testa in area, anticipando in modo secco l'avversario di turno e contribuendo in modo decisivo a mantenere inviolata la porta abruzzese. Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore: voto 8
Mesik: pomeriggio sontuoso per il difensore biancazzurro, chiamato fondamentalmente a una chiusura decisiva su un contropiede del Pontedera che aveva eluso la tattica del fuorigioco della difesa del Pescara. La sua scivolata a contrastare il tiro dell'avversario consente a Plizzari di chiudere lo specchio della porta in modo più agevole. Puntuale come un treno giapponese. Samurai: voto 7,5
Milani: fa il gol del 3-0 in scivolata coronando una gran bella gara. Ha gamba e lo dimostra trovandosi in area di rigore dei toscani sulla respinta del portiere sulla respinta che gli regala la sua seconda marcatura con la maglia del Pescara. Forte fisicamente in un match che lo ha visto incontrastato signore della fascia. Gamba di ferro: voto 8
De Marco: oggi funziona tutto, anche il filtro che il centrocampista fa tra la difesa e l'attacco. Va anche vicinissimo alla marcatura nel festival del gol biancazzurro. Quantità è il suo secondo nome. Fosse sempre questo il suo rendimento, il Pescara avrebbe garantito un titolare certo nella zona nevralgica del campo. Tulipano sbocciante: voto 7
Aloi: quando si vince con 5 gol di scarto sull'avversario non si possono dare pareri negativi, anche se in diversi casi è mancata la precisione alla quale il centrocampista ha abituato i suoi compagni di squadra. La vittoria passa anche dalla sua prestazione, ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Tornerà più forte di prima: voto 6,5
Squizzato: nuova partita sottotono da parte del centrocampista che non può soddisfare Zeman con una prestazione non degna della fama che lo ha accompagnato all'arrivo a Pescara. Si fa ammonire nel primo tempo e il tecnico gli risparmia la sofferenza di giocare la seconda parte di gara rimettendolo ai margini. Forse dovrebbe frequentarla di più, la panchina. Sopra la panca Squizzato campa: voto 5
Cangiano: gara certamente sufficiente per l'attaccante che fa il fenomeno offrendo un assist incredibile a Merola in occasione del gol del 2-0. Incredibile perché la rete ricorda decisamente quella confezionata da Verratti per Insigne in occasione di quel Pescara-Torino 2-0 che lanciò definitivamente i biancazzurri nella corsa per la serie A nell'anno da incorniciare. Piedino magico: voto 7
Merola: quarta doppietta in carriera per l'attaccante che manda al bar la sfortuna che lo insegue dall'inizio della stagione. Gara eccezionale per l'attaccante che oggi, in occasione della sua prima marcatura, ripercorre le gesta di un certo Insigne nella rete appena ricordata siglata al Torino: anticipo sul portiere e palla appoggiata in rete. Attaccante vero: voto 8,5
Cuppone: generoso, risolutore e anche bomber. Il Pescara non può fare a meno di lui e della sua velocità. Non sarà una punta, ma tra i biancazzurri non c'è nessuno che dia profondità alla squadra come fa lui. Oltre al gol, bellissimo in spaccata, prende anche una traversa e partecipa alla rete del 3-0 che, di fatto, chiude i giochi a Pontedera. Pescara Cuppone dipendente? Attualmente sì. Fondamentale: voto 8
Franchini: entra al posto di Squizzato e gioca meglio di lui. Meriterebbe più spazio e mister Zeman crediamo stia entrando in sintonia col giocatore che qualche giorno fa gli ha regalato la vittoria sul campo di Chiavari. Franchini è in continua ascesa e lo vediamo come prossimo titolare del centrocampo biancazzurro. Fisicamente devastante: voto 7
Tunjov: era l'elemento trainante della compagine biancazzurra prima di essere strapazzato dalla sua nazionale. Farlo entrare nel secondo tempo può essere un'arma in più per il Pescara nel momento del calo fisiologico della formazione antagonista. Così può tornare ad essere fondamentale nel campionato degli abruzzesi. Lo aspettiamo: voto 6
Masala: grande movimento per il biancazzurro che nel secondo tempo ha mantenuto alta la squadra anche grazie alla sua velocità di esecuzione e alla capacità di puntare l'avversario al limite dell'area. Una pedina che può essere ben spesa dal tecnico boemo anche se la concorrenza in quel ruolo è davvero spietata nell’ampia rosa pescarese. Furetto: voto 6,5
Tommasini: alla prima vera occasione la mette dentro con facilità anche grazie alla imperizia della difesa del Pontedera che nel secondo tempo gli lascia uno spazio assurdo per poter prendere la mira e fare centro da breve distanza, seppur con uno specchio di porta ristretto dalla posizione defilata. È importante che prenda consapevolezza delle sue qualità. Cecchino del futuro: voto 7
Dagasso: SV
Zeman: si rivede Zemanlandia dopo il preoccupante mese e mezzo appena trascorso. Il Pontedera non prendeva gol su azione da 8 partite e il suo Pescara riesce a schiantarlo con 5 reti tutte arrivate, appunto, su manovre. Il merito è suo, così come quando suoi sono i demeriti. Lazzaro: voto 8