“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il MoVimento come Robin Hood: restituiti al popolo 350mila euro
Il denaro verrà utilizzato per la creazione di nuove imprese attraverso un fondo nazionale. Anche i consiglieri abruzzesi seguono l'esempio
ALCUNI POLITICI SI TAGLIANO LO STIPENDIO: GLI ALTRI? Il MoVimento 5 Stelle come Robin Hood restituisce al "popolo" italiano ben 350mila euro. Cioè esattamente la decurtazione della metà dello stipendione che ciascuno dei 945 eletti al Parlamento (630 alla Camera, 315 al Senato) percepisce e pesa sulle tasche del contribuente. Gli abruzzesi restituzionisti si chiamano Andrea Colletti, Daniele Del Grosso, Gianluca Vacca, Enza Blundo e Gianluca Castaldi e spiegano che "grazie al taglio degli stipendi 14 imprese potranno nascere e creare nuovi posti di lavoro. Non era mai successo in Italia e nella nostra regione". Ricordiamo che anche i cinque consiglieri regionali abruzzesi hanno già restituito 133 mila euro. "In totale - spiegano gli onorevoli grillini - abbiamo quindi restituito alla collettivita' oltre 480 mila euro. Gli abruzzesi finalmente potranno essere orgogliosi dei propri rappresentanti nelle istituzioni".
UN PRESTITO DA 25MILA EURO. Attraverso un fondo nazionale, nel quale sono già confluiti circa 10 milioni di euro, gli aspiranti imprentitori o titolari di attività esistenti (ditte individuali o società di capitali) potranno presentare domanda per chiedere un prestito di 25 mila euro. "Io - spiega Gianluca Vacca - ho restituito 77 mila euro: avrei potuto estinguere il mutuo di casa, o metterli da parte per gli studi di mio figlio, o magari andare in vacanza chissà dove. Invece con questi soldi nasceranno 3 nuove attività. Si può essere felici rinunciando ai soldi? Sì, assolutamente, ed è bellissimo". Tutto ciò avviene mentre in Abruzzo il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha appena incaricato alla modica cifra di 45mila euro annui, per cinque anni, come suo portavoce - per fare cosa, poi? - l'ex presidente Giovanni D'Amico.
Redazione Independent