“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il M5S in piazza a Pescara contro lo 'Sblocca Italia'
I grillini (e gli ambientalisti) dicono no a quanto previsto dal decreto in tema di ricerca di idrocarburi. Ieri sono stati allestiti dei gazebo informativi
SONO SCESI IN PIAZZA. Il M5S è sceso in piazza ieri a Pescara, insieme agli ambientalisti, per opporsi a quanto previsto dallo 'Sblocca Italia' in tema di ricerca di idrocarburi, nell'ambito della manifestazione organizzata in contemporanea nelle regioni "colpite dalle conseguenze del decreto": Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nei gazebo allestiti in piazza Sacro Cuore i cittadini hanno trovato informazioni su dove si trovano le concessioni, quali saranno le trivellazioni e le conseguenze per il tessuto economico, l'agricoltura e il turismo. Promossa inoltre una petizione per dire no alle trivelle.
LA NOTA DEI GRILLINI. “Dici “Sblocca Italia” - ha dichiarato il M5S in una nota - e già ti immagini un Paese che spezza lacci e lacciuoli burocratici e riparte, uno zombie evocato dal sepolcro, un Lazzaro “alzati e cammina”. E invece le cose stanno esattamente al contrario, perché il decreto Sblocca Italia non è altro che l’ennesima cessione di sovranità a favore di quei gruppi di potere politico-economico, di quelle lobby trasversali, di quelle multinazionali che negli ultimi trent’anni hanno saccheggiato e devastato l’Italia, condannandola all’irrilevanza e all’asservimento sul piano internazionale. Quelle stesse multinazionali invocano oggi petrolio, gas, carbone, acqua privata e il Governo italiano esegue senza batter ciglio, indicando la ricerca degli idrocarburi, gli inceneritori e la privatizzazione dell’acqua come priorità strategiche del Paese! E tutto ciò proprio mentre l’ONU dice a chiare lettere che questa strada porta alla fine della umanità. A questo delirio noi diciamo No! Alla politica abruzzese, che pure grazie alla nostra battaglia si è impegnata a opporsi presso la Corte Costituzionale a questa legge ignobile, diciamo che è tempo di dare una vera svolta”.
Redazione Pescara