“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Live del nuovo disco di Gennaro Varone al Discover Music Store
Presentazione dell'ultimo album del magistrato tarantino "La notte e la sposa", una produzione completamente indipendente, registrata all'Ultrasonic Studio di Pescara
AL DISCOVER MUSIC STORE DI PESCARA IL LIVE DI GENNARO VARONE. L’album “La notte e la sposa” promette di bissare il successo delle altre due compilation “Sognare le cose impossibili” del 2012 e “Dentro i giorni” del 2013, che hanno reso l’artista protagonista di emozionanti e intense tournee in tutto l’Abruzzo. Il disco nasce da una ricerca accurata, mai banale, che mette in luce contrasti e chiaroscuri dell’animo umano. E
’ il risultato del desiderio personale di interpretare sentimenti e situazioni di vita in parallelo con la propria maturità artistica. L’album è un miscuglio sapiente tra melodie struggenti e appassionanti (che si rifanno ai maestri Francesco De Gregori e Luca Barbarossa) con ritmi e generi totalmente differenti, che spaziano dal rock lento alla bossa nova, dal valzer al country e alla ballata.
Incoraggiato dal calore del pubblico, che ha iniziato a seguirlo un po’ per curiosità e poi sempre di più per la qualità dell’offerta proposta, Gennaro Varone in questi anni non ha mai smesso di comporre e destreggiarsi abilmente tra il piano e la chitarra. “La notte e la sposa” è stato prodotto in maniera indipendente, grazie alla collaborazione con una band tutta nuova, ed è stato registrato all’Ultrasonic Studio di Pescara.
Per la prima volta l’artista, oltre a curare la composizione dei testi e delle musiche, ha eseguito tutti i brani alla chitarra e ha suonato il piano nelle canzoni “Il senso del colore celeste”, “Non sarò mai”, “Come una foglia di the” e “Dimmi che cosa c'è”. La pianista delle altre tre tracce “Ballata”, “Novecento” e “La notte e la sposa” è invece Michela Varone, figlia del cantautore.
Per Gennaro Varone la musica non è mai stata un semplice momento di evasione, ma piuttosto rappresenta un bisogno preminente di comprendere il mondo in maniera libera e piena. «Può capitare, una volta nella vita, di comporre una bella poesia, scrivere una bella canzone o incidere un disco», spiega Gennaro Varone a proposito del suo nuovo lavoro discografico, «al secondo tentativo si può pensare che, forse, il primo non è stato un occasionale rigurgito di emozioni. Se poi si arriva al terzo, allora ti rendi conto che c’è un percorso. Non è più un semplice troppo pieno che ridonda: è una personale ‘letteratura’ dell’anima».
L’Autore non ha dubbi: promette trenta minuti, tanto dura il suo lavoro, di emozioni. «Quando sarà finito», ammette Gennaro Varone, «avrete voglia di ascoltarlo ancora e ancora».
Redazione Independent