“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Fiordaliso della Majella diventa un gioiello
Il simbolo del giardino botanico di Lama dei Peligni vive di nuova luce grazie ad Annalisa Amorosi
IL FIORDALISO DELLA MAJELLA DIVENTA UN GIOIELLO. Il Fiordaliso della Majella è una specie che vive solo nel territorio del Parco Nazionale. Per questa sua particolarità è il simbolo del Giardino Botanico di Lama dei Peligni, intitolato allo studioso napoletano Michele Tenore. Ma da oggi è anche un raffinato gioiello creato dal Maestro d’arte orafa Annalisa Amorosi che nel suo laboratorio di Lama ha realizzato due preziose versioni: una di arte orafa in oro giallo e pietre dure come l’agata, l’altra di gioielleria in oro giallo con zaffiri rosa e peridoto incastonati a pavé con intaglio per ogni singolo petalo.
La presentazione delle due opere avverrà nel centro storico di Lama dei Peligni dalle ore 18 di domenica 27 luglio nel corso della manifestazione “Una montagna per i cinque sensi”, che ha già toccato Palena e Taranta Peligna e che prevede l’esposizione di vari stand artigianali diversificati nei generi.
“Esprimo il mio compiacimento all’artista orafa Annalisa Amorosi” ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale della Majella, Franco Iezzi “perché ha creato un oggetto di pregiata fattura al quale auguro il successo che merita e che potrà contribuire alla diffusione della conoscenza sugli eccezionali valori naturalistici che il Parco tutela”.
“La creazione artistica dell’orafa Annalisa Amorosi” ha aggiunto il sindaco di Lama Antonino Amorosi “cristallizza la bellezza ed i significati naturalistici, ambientali e culturali di questo endemismo della Majella, trasponendo in un prezioso gioiello l’essenza stessa della nostra montagna madre. Lama dei Peligni, il gentil paese come lo descrive Michele Tenore nel 1831, rivive oggi in questa opera d’arte gentile e preziosa”.
“È sempre un’emozione unica creare gioielli che parlano della mia terra” conclude Annalisa Amorosi “è importante mantenere viva la tradizione guardando anche al futuro, per questo mi ispiro spesso alle meraviglie che mi circondano, come appunto il Fiordaliso della Majella, fiore tipico e stupendo”.
Reda Inde