“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
"Il Faraone" D'Alfonso is back
Scatenato come un demonio Luciano "l'Onnipresente" floppa a Francavilla ma conquista la platea al 'Ponte del Mare'
LUCIANO, MA COME TI E' VENUTO IN MENTE? Luciano D'Alfonso ha un solo difetto: certe volte vuole strafare, e così finisce per infilarsi in situazioni quantomeno imbarazzanti. E' successo lo scorso sabato, quando il suo 'delfino' - cioè il sindaco di Francavilla Antonio Luciani - ha preteso che salutasse il pubblico radunato in piazza Sirena per assistere al concerto gratuito di Simone Cristicchi. Non l'avesse mai fatto: 'Big' Luciano si è beccato un bel pò di (sacrosanti) fischi ed è stato costretto a battere in ritirata. E dire che già cinque anni fa gli era successa una cosa del genere: si era in piena campagna elettorale per le amministrative, a Pescara, e l'allora sindaco pensò bene di presentarsi sul palco del teatro Massimo prima del concerto di Massimo Ranieri. Idea ancora più infelice, se paragonata a Francavilla, visto che il live di Ranieri era pure a pagamento: figurati se i presenti gradivano un mini comizio propagandistico. Ma a Luciano l'esperienza insegna poco, e così il 15 giugno ci ha riprovato. Gli è andata male.
MA IL GIORNO DOPO... Il giorno dopo, tuttavia, il futuro "sindaco d'Abruzzo" (sempre per usare un'espressione cara a Luciani) si è rifatto alla grande, con un mega evento in puro stile D'Alfonso. Titolo: "Gettare ponti, guardare avanti", che sa tanto di slogan per le regionali del 2014. Tanti gli ospiti, e a tale proposito diciamo subito una cosa. In questi casi, le presenze e le assenze significano molto. Chi è assente fa capire che non appoggia il personaggio, chi è presente (e spesso si tratta di soggetti insospettabili) fa invece intuire che qualcosa di D'Alfonso lo condivide. Ad esempio in platea non è passata inosservata la presenza di Gianni Teodoro, già vicesindaco nella prima giunta D'Alfonso e poi suo avversario ai tempi della ricandidatura nel 2008. Teodoro, dopo essersi dimesso da assessore della giunta Mascia, è uscito dal consiglio comunale e, soprattutto, ha rotto con la maggioranza di centrodestra. Che si stia riavvicinando al centrosinistra, magari in vista di un'avventura in regione? E poi non è mancato Mimmo Grosso, portavoce della marineria che in questi ultimi tempi sembra molto in sintonia con Luciano. Una sorta di "schiaffo", a ben vedere, rivolto all'attuale primo cittadino, quel Luigi Albore Mascia con cui spesso i pescatori si sono relazionati in materia di (mancato) dragaggio.
DAL MOLISE ALLA SARDEGNA. E poi, oltre agli esponenti delle due giunte D'Alfonso, si sono fatti vedere il governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura, e l'ex presidente della Sardegna, Renato Soru. L'intervento del "cugino" molisano non era casuale, visto che Big Luciano non ha mai fatto mistero di puntare alla macroregione adriatica: in tal senso, dunque, quella di Di Laura Frattura è stata una presenza strategica. Già nell'incontro dell'Aurum si era visto a Pescara Michele Emiliano, sindaco di Bari che punta a diventare il "timoniere" della Puglia. E' chiaro che D'Alfonso miri a fare squadra anche con i suoi colleghi oltre confine. Da Sulmona, infine, è giunto in città il neo sindaco Peppino Ranalli. Ma non finisce qui: c'erano Silvio Paolucci e Giovanni Lolli (Pd), l'onorevole Gianni Melilla (Sel), il segretario della "diaspora" Alfonso Mascitelli (Idv) seduto vicino ai sindaci Luciano Di Lorito ed Attilio Di Mattia, gli "immancabili" (Nicola Mattoscio ed Enrico Marramiero), il presidente dei giovani industriali di Teramo Gianmaria De Paulis, il sindaco di Campli Gabriele Giovannini, l'ex vicesindaco del Comune di Chieti, Bruno Di Paolo e persino il super masterchef Niko Romito. Insomma, tutti uniti attorno al Faraone, per ribadire una volta di più che: E' TORNATO!
Federico Di Sante