“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Derbyssimo consacra gli Sharks dopo due supplementari: al PalaLeombroni finisce 100-110
Roseto vince a Chieti un derby intensissimo, tirato sino allo sfinimento, ma correttissimo dentro e fuori dal campo. L'analisi di Stefano Tortoreto
IL DERBYSSIMO D’ABRUZZO CONSACRA GLI SHARKS DOPO DUE SUPPLEMENTARI: AL PALALEOMBRONI FINISCE 100-110. Se qualcuno ancora ha dubbi su quale sia lo sport più bello al mondo, allora bisogna rispondere ‘peccato per chi non c’era’. Alla vigilia ci si augurava un derby tutto cuore e spettacolo e le attese non sono state affatto disilluse, anzi sono anche andate oltre. Ci son voluti due supplementari per decretare la Regina D’Abruzzo e l’ha spuntata Roseto con grande merito, per averci creduto sino in fondo, per non essersi mai disunita, anche quando si è trovata sotto di sedici punti, per continuare a credere in un sogno impossibile ma neanche così tanto, per regalare ad uno splendido pubblico l’ennesimo premio per quanto capaci di amare una squadra ed uno sport come il basket. Quel pubblico che purtroppo a Chieti manca dai tempi di Colle Dell’Ara, che nel tempo è scomparso e mai più ricompattato, neanche dopo le numerose iniziative a favore promosse dal presidente Di Cosmo, artefice reale anche dello sblocco-tifoserie, al fine di regalare all’Abruzzo nuovamente due derby veri, con gli spalti gremiti. Ecco, gli spalti gremiti… gli unici con le poltroncine semivuote erano quelli della curva teatina, segno di un amore svanito nel tempo, che non riesce a riemergere, neanche quando lo sport racconta il bello della vita. E’ stato infatti un derby intensissimo, tirato sino allo sfinimento, ma correttissimo dentro e fuori dal campo, condotto per 39 minuti dalle Furie che, per l’ennesima volta in questa stagione, hanno perso la bussola nei secondi finali. Merito come detto degli uomini di coach Di Paolantonio, assoluto sesto uomo in campo degli Sharks, che ha rosicchiato punti minuto dopo minuto ad una squadra apparsa poco lucida ed impaurita ancora una volta di vincere una gara che aveva dominato in lungo ed in largo. A nulla sono valse le ottime percentuali dei primi due quarti per gli uomini di coach Bartocci, così come sono state vanificate le performances di Marco Allegretti e di Trae Golden; una squadra che vuole salvarsi a tutti i costi e che deve farlo passando anche attraverso un derby di questa intensità, non può e non deve perdere palloni sulla rimessa ad un minuto dalla sirena, così come non può sciupare gli ultimi possessi senza trovare soluzioni in attacco perdendo palla al limite dei 24”. Sul fronte teatino sono state queste le chiavi finali, mentre sul fronte rosetano contano assolutamente le triple di Valerio Amoroso nel terzo e quarto periodo, gli assist di Fultz nei minuti più delicati della gara e la gara perfetta di Brandon Sherrod sotto canestro.
LA GARA
Dopo l’inno nazionale, coach Bartocci mette in campo Golden come play, Fallucca, DeCosey esterni, Allegretti da 4 e Mortellaro centro. Coach Di Paolantonio risponde con Fultz play, Smith e Casagrande esterni, Amoroso da 4 e Sherrod come pivot. Parte in quarta la Proger con due triple di Allegretti e Golden, che serve successivamente un assist a Mortellaro per l’8-1 dopo due minuti di gara. Roseto prova a rispondere con Casagrande dall’arco dei 6.75 e con una schiacciata di Sherrod ma le Furie appaiono in giornata di grazia e prima Allegretti, poi Fallucca impattano due triple che portano i teatini in vantaggio 15-10. La gara è di grandissima intensità, le squadre si battono alla grande ma sembra che la Proger sia più carica, Allegretti schiaccia su assist di Golden che subito dopo penetra in maniera devastante e fissa il punteggio sul 19-12 dopo sei minuti di gioco, momento del primo timeout chiesto da Roseto. Funziona alla grande il pick’n’roll tra Golden e Mortellaro, Allegretti domina in attacco reprimendo uno spaesato Amoroso e la difesa alternata delle Furie è talmente intensa da costringere spesso gli Sharks a soluzioni forzate. Coach Bartocci ha finalmente a disposizione un numero adeguato di rotazioni, tutte peraltro apparse concentratissime. Dopo la prima sirena Chieti è avanti 29-20 con percentuali altissime, 7/8 da 2, 5/9 dall’arco, 9 rimbalzi contro 5 e ben 12 assist.
La seconda frazione si apre con una tripla di Nicola Mei ed un’altra dell’ex Andrea Piazza, cui fanno fronte le entrate di DeCosey e del ritrovato Matteo Piccoli, che con una tripla dall’angolo vuol far capire di esser tornato a tutti gli effetti un fattore per la Proger. Dopo poco più di tre minuti il punteggio dice 37-26 ma quel che salta agli occhi sono i quattro falli degli Sharks nel tentativo di intensificare la difesa. La gara continua con ritmi altissimi e le Furie usufruiscono spesso dei tiri liberi dovuti al bonus degli Sharks, oltre a mantenere lucidità e precisione al tiro. Anche Turel riesce a trovare la sua prima tripla al PalaLeombroni nel tripudio dei propri tifosi e, sul 49-33 ad un minuto dal termine, coach Di Paolantonio chiede il secondo timeout. Di lì a poco si va negli spogliatoi con il punteggio di 52-36, 12/16 da due, 7/13 dall’arco, 23 rimbalzi a 10 e ben 18 assist a 7. Che dire, una Proger perfetta, anche troppo. C’è ancora una metà gara da giocare ma raramente s’erano viste delle Furie così estremamente ciniche. Roseto fatica non poco a trovare soluzioni, con il suo cannoniere Smith che va a riposo con soli sei punti, ben francobollato da Fallucca prima e da Piccoli successivamente.
Alla ripresa dei giochi sembra non esser cambiato granchè, le Furie arrivano ad un vantaggio di +19 nei primi tre minuti del terzo quarto, sino al momento in cui coach Bartocci si fa fischiare un tecnico per proteste. In un amen gli Sharks rosicchiano sette punti alle Furie, grazie anche all’accensione del motore di Valerio Amoroso, che inizia a sparare triple da ogni lato del campo. Anche coach Di Paolantonio prende un tecnico per proteste e, per un lasso di tempo abbastanza contenuto per fortuna, le squadre appaiono innervosite da alcune decisioni arbitrali molto dubbie su entrambi i fronti. Le Furie però non riescono ad approfittare come in precedenza fatto dagli Sharks, che continuano a rimontare, grazie anche all’emergere della classe del proprio play Fultz, che inizia a dirigere la sua orchestra come solo lui è in grado di fare. Si chiude così una terza frazione molto diversa come ritmo di gioco sul 66-62.
La differenza sostanziale del quarto periodo risiede nella perfetta organizzazione di gioco degli Sharks che, grazie anche alla stanchezza delle Furie, riescono finalmente a trovare il loro solito grandioso giropalla, con assist finali per Sherrod che spesso valgono tre punti. Le Furie affidano la propria regia ad un ottimo Venucci, mentre le conclusioni sono spesso sulle spalle di Trae Golden che non possiede però la bacchetta magica. Sovente Mortellaro non riesce a sfruttare i suoi centimetri in attacco contro Sherrod, che lo costringe a tirare male o a perdere palloni importanti. A 2:14 dal termine una tripla di capitan Sergio porta le Furie avanti 87-79, attutita da un’entrata di Smith che impatta il punteggio 87-81 ad 1:34. Succede ora l’inverosimile, la squadra che è sempre stata in vantaggio dominando, perde palla non riuscendo a trovare una soluzione offensiva a 1:10 dal termine e Valerio Amoroso la castiga con due liberi. Sul 87-83 ad 1:02 dalla sirena, coach Bartocci, preoccupato, ci vuol parlare su e chiama timeout. Sulla rimessa le Furie perdono palla e Sherrod va a realizzare su assist di Fultz. Le Furie sbagliano ancora in attacco e Smith ha una palla importantissima tra le mani. Nel tentativo d’entrata, subisce fallo e realizza i due liberi. Per la prima volta nella gara e a soli 28” dal termine il punteggio è in parità 87-87, ma le Furie hanno l’ultimo possesso tra le mani. Perdono anche quello, ancora una volta allo scadere dei 24”. Si va all’overtime. E’ un’altra partita, il pubblico lo sa, i rosetani cantano gioiosi come se avessero vinto il campionato, il pubblico teatino è mesto, tace sconsolato, nessuno si aspettava un epilogo del genere, dopo aver condotto tutta la gara ed aver avuto un vantaggio di +6 a un minuto dal termine.
Stesso copione nel primo overtime, le Furie si affidano a Golden per le soluzioni finali, gli Sharks a Sherrod. Gli errori aumentano da entrambe le parti ma la Proger è avanti 95-91 a 1:12 dal termine. Dopo due liberi di Smith, Golden viene stoppato da Sherrod ma, sulla rimessa, Chieti non riesce a tirare, mentre Valerio Amoroso pareggia i conti su assist di Sherrod. L’ultimo possesso è teatino ma non si segna e si va al secondo overtime sul 95-95,
Le percentuali si sono abbassate per Le Furie, pesano soprattutto i dieci liberi sbagliati sino a questo momento, mentre sul fronte Sharks si registra un entusiasmo enorme, grazie anche al suo pubblico. Ormai sembra di essere a Roseto, il pubblico teatino è ammutolito, delusissimo per quanto sprecato nelle ultime occasioni, nessuno ha più voglia di tifare. Il secondo overtime è tutto rosetano, Mortellaro perde palla in attacco e si fa male, Golden sbaglia due entrate consecutive e fa capire che non ne ha più, l’ottimo Fallucca tira senza neanche colpire il ferro, mentre Fultz, immenso alla distanza, segna e continua a dispensare assist per Sherrod e Smith. A 28 secondi dall’ultima sirena gli Sharks si ritrovano avanti 100-106, Nicola Mei pensa al resto. Si chiude 100-110 una delle più belle gare di basket viste negli ultimi dieci anni, un vero e correttissimo derby che resterà a lungo impresso nella mente di tutti gli sportivi abruzzesi.
Gli Sharks sono una realtà importante, a mio avviso ancor maggiore di quella dello scorso anno, tenendo conto di tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare prima dell’inizio del campionato. Grandissimo il coach Di Paolantonio, capace di allestire, gestire e compattare uno squadrone formato all’ultimo istante e con un budget minimo a disposizione. Domenica prossima a Roseto arriva l’ambiziosa Fortitudo Bologna, a pari punti in classifica. Vincere sarebbe come estromettere i bolognesi da un’importante posizione nei playoff.
Le Furie hanno dimostrato ancora una volta il loro potenziale ed i loro limiti, non basta più dire che possono giocarsela con tutti, è arrivato il momento di concretizzare tutte le opportunità sinora capitate, bisogna vincere!!! Lunedì prossimo a Recanati sarà una dura battaglia ma è fondamentale tornare a Chieti i due punti in tasca
Proger Chieti - Visitroseto.it Roseto 100-110 (29-20, 23-16, 14-26, 21-25, 13-20)
Proger Chieti: Golden 35 (10/22, 2/4), Allegretti 18 (3/4, 4/6), Venucci 10 (1/2, 1/4), Decosey 8 (2/5, 0/1), Sergio 8 (0/1, 2/3), Mortellaro 6 (3/6, 0/0), Turel 5 (1/2, 1/3), Fallucca 4 (2/4, 0/1), Piccoli 4 (0/0, 1/2), Zucca 2 (1/1, 0/0), Ippolito 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 21 / 32 - Rimbalzi: 43 10 + 33 (Allegretti 10) - Assist: 35 (Venucci 11)
Visitroseto.it Roseto: Smith 28 (7/17, 0/5), Sherrod 25 (12/17, 0/0), Amoroso 17 (1/2, 4/10), Fultz 12 (4/6, 1/6), Mei 12 (0/1, 3/6), Casagrande 7 (1/1, 1/3), Piazza 6 (1/1, 1/2), Fattori 3 (0/0, 1/1), Radonjic 0 (0/0, 0/1), D'Eustachio 0 (0/0, 0/0), Cantarini 0 (0/0, 0/0), Mariani 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 25 / 37 - Rimbalzi: 42 13 + 29 (Sherrod, Amoroso 12) - Assist: 20 (Smith, Fultz 6)
LE INTERVISTE:
Coach Bartocci a fine gara dichiara: “Abbiamo disputato il miglior primo tempo da quando guido questa squadra. Grande energia, grande attitudine difensiva che ci ha portato a tiri aperti in attacco, concedendo poco a Roseto su entrambi i lati del campo. Ci aspettavamo che loro in qualche modo sarebbero rientrati, puntando dai loro giocatori più importanti. Sicuramente abbiamo pagato tanto i pick’n roll di Fultz, molto bravo nel trovare sempre la soluzione giusta per i propri compagni. Perdendo la giusta intensità difensiva abbiamo perso anche il ritmo in attacco, siamo diventati statici e, girando poco il pallone, abbiamo facilitato l’esperienza della difesa rosetana. E’ chiaro che quando si perde ai supplementari si hanno mille episodi su cui recriminare, onestamente ci sono state tante cose negative e tante positive ma, quando perdi, pensi sempre e solo alle seconde. Penso non solo alla tripla di Venucci che ha fatto il giro sul ferro ed è uscita o al rimbalzo che è carambolato tra le mani di Sherrod ma anche tanti altri piccoli fattori. Golden è un giocatore in grado di prendersi responsabilità, abbiamo sbagliato nel finale a creare poco gioco e a cercare quasi sempre e solo lui come terminale offensivo. Riguardo ad Allegretti invece, dopo un primo tempo stellare nel secondo è un po’ calato e, per provare a contenere Amoroso, specie nel tiro dall’arco, ho provato a inserire Sergio. Purtroppo tutti, come ho precedentemente detto, sono stati assenti in fase offensiva nei momenti decisivi. Decosey poi, dopo due tre situazioni negative e una gara che in difesa lo ha visto non metterci tutta quell’energia che io mi aspettavo lui desse, è stato tolto in favore di Matteo (ndt Fallucca), che precedentemente aveva fatto bene. Ora, però, dobbiamo concentrarci su Recanati. Abbiamo dimostrato di essere vivi, giocando una buona partita, intensa. Ci è mancato il saper gestire l’energia nell’arco di tutti e quaranta i minuti, nel tener l’uno contro uno e i pick’n roll. Ora, sarà una frase fatta, ma ogni partita è una finale. Dobbiamo ricaricare le energie nervose e le batterie fisiche ma vogliamo e dobbiamo andare avanti”.
Marco Allegretti, visibilmente deluso, aggiunge telegrafico: ”Non aver portato a casa i due punti è stato un rimpianto grandissimo. Oggi abbiamo fatto vedere di tenere molto non solo a questa partita ma alle sorti di questo campionato. Siamo partiti benissimo, giocando una pallacanestro veramente buona ma purtroppo, dopo essere stati avanti quarantatre minuti, non siamo riusciti a reagire e nel finale siamo crollati. Quando subisci così tanto vanifichi tutto quanto di buono hai costruito e psicologicamente è dura. Peccato perché abbiamo lavorato molto bene in settimana, eravamo molto carichi e volevamo vincere questo derby. Quest’anno non siamo affatto fortunati, bastava anche un libero in più nei tempi supplementari e ci saremmo portati a casa quest’incontro. Perdere così fa malissimo”.
Dalla sponda Sharks, coach Di Paolantonio, analizzando la vittoria del proprio team, si complimenta con i teatini: “Siamo contentissimi di questa partita, ci siamo fatti parecchio sorprendere dall’energia dei teatini. Chieti giustamente sta giocando tutte le partite con il sangue agli occhi ma secondo me devono essere fatti dei sinceri complimenti alla squadra di casa. Penso infatti che se giocheranno con la stessa intensità tutti gli incontri da qui al termine della stagione, si salveranno senza problemi. Non posso che augurarglielo, al più presto possibile. Noi invece, siamo stati bravi a fare dei giusti accorgimenti nella pausa lunga, non solo dal punto di vista offensivo ma anche da quello difensivo. Nel momento in cui abbiamo messo la giusta energia, siamo stati bravi a rimetterci in partita e vincerla dopo 50 minuti di grande agonismo messo in campo da entrambe le squadre”.
Robert Fultz, veterano della categoria, afferma: ”Siamo riusciti a rimettere in piedi una partita che si era messa malissimo per noi e, grazie ai pick’n roll siamo riusciti a trovare soluzioni importanti. Siamo stati bravissimi a non mollare mai, a crederci fino alla fine. Inizialmente siamo stati letteralmente travolti dalla loro energia, si vedeva che anche loro ci tenevano. Negli spogliatoi abbiamo capito che avremmo dovuto cambiare ritmo e siamo riusciti a mettere la giusta marcia per svoltare questo incontro”.
LE PAGELLE
PROGER CHIETI:
Trae Golden 9: 35 punti, il 50% dal campo, 8 assist, 8 falli subiti, 4 rimbalzi. Non ci sono più parole per descrivere questo campione. Stremato, spreca gli ultimi possessi al secondo overtime ma non si può pretendere sempre e solo tutto da lui.
Chris Mortellaro 6: appare molto stanco nelle ultime gare e poco lucido nei minuti finali. Stasera non è riuscito ad andare in doppia cifra neanche sui rimbalzi.
Marco Allegretti 8,5: ennesimo capolavoro di un ritrovato campione, 4/6 dall’arco, 10 rimbalzi, una gara da incorniciare nei suoi 35 minuti di gioco.
Matteo Fallucca 6,5: ottima gara condizionata dai tre falli nel primo quarto. Prende bene le misure a Smith in tutta la sua permanenza in campo, affidabile cecchino dalla distanza.
Mirco Turel 6: è stata sinora la sua miglior partita, segno che inizia ad ambientarsi nel mood bartocciano. Un quarto d’ora di ottima fattura, condito da un ottima difesa su Smith.
Mattia Venucci 7: dieci punti e 4 assist di qualità, perfetta la sua gara in regia, soprattutto quando c’è stato bisogno di mettere ordine in fase offensiva.
Matteo Piccoli 6.5: è tornato, e lo ha dimostrato con una difesa impeccabile su Smith nei sui 13 minuti di gioco, in cui ha anche sparato una tripla che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico teatino, contento del suo ritorno in campo.
Dario Zucca 6: troppo pochi dieci minuti per un giovane che dice sempre la sua sotto le plance. Con un Mortellaro a mezzo servizio avrebbe meritato sicuramente più minuti in campo, soprattutto nei frangenti di gara in cui l’italo americano faticava persino a tirare da sotto.
Gigi Sergio 6: la solita gara di quantità del capitano indomito, due triple importantissime interrotte purtroppo dal numero di falli commessi.
Quenton DeCosey 5: da un americano chiamato a sostituire Cade Davis ci si aspetta molto di più. Il suo gioco è sempre macchinoso e confuso, non incide mai in maniera fattiva sul gioco e non riesce ancora ad integrarsi con il gioco di Bartocci.
Coach Bartocci 7
ROSETO SHARKS:
Adam Smith 7: se non gioca benissimo come oggi e realizza 28 punti, subisce 10 falli e riesce a distribuire 6 assist, credo davvero si tratti di un marziano. Ha sofferto a lungo le marcature degli esterni delle Furie ma alla distanza è risultato determinante. Ogni sua azione, dal quarto periodo in poi, si è chiusa con un fallo subito o con un assist.
Andrea Piazza 7: è un grande, lo si sapeva, e con Roseto sta avendo l’opportunità che merita. Due triple di gran qualità e personalità e poco più nei suoi otto minuti di impiego. Si fa male ed esce tra gli immotivati fischi di un palazzetto al quale ha sempre regalato prestazioni egregie.
Robert Fultz 9: ci si chiede come e perché perché questo ragazzo sia sempre osannato e richiesto da ogni parte d’Italia. Semplice: è un play geniale, con una visione di gioco totale. In sordina per tre quarti di gara, la vince lui con gli assist determinanti verso Sherrod, che sino a quel momento aveva sofferto non poco in attacco, per mancanza di palloni.
Todor Radonjc SV
Giovanni Fattori 7: la tripla che ha ammazzato la gara (e la Proger) è stata sua, oltre ai quattro rimbalzi negli 11 minuti di gara.
Nicola Mei 8: il miglior sesto uomo del campionato anche oggi ha castigato le Furie con le sue triple. Ottima gestione del pallone e gran difesa nei suoi trenta minuti di gioco.
Riccardo Casagrande 6: non è stato il Casagrande che conosciamo, capace di essere un valore aggiunto per gli Sharks. Ha comunque disputato una gara ordinata, soffrendo parecchio la difesa alternata delle Furie nella prima parte della gara.
Valerio Amoroso 9: maestoso, straordinario, invincibile Valerione. Per metà gara assente e determinante, come domenica scorsa, nei minuti che contano. 17 punti, 12 rimbalzi, 4 assist, che hanno pian piano annientato la difesa delle Furie. Il giocatore che tutti vorrebbero avere, brava Roseto a non cedere alle tentazioni del mercato invernale. Un super giocatore!
Brandon Sherrod 9: 25 punti, 12 rimbalzi con oltre il 70% dal campo. Indiscusso MVP della gara, sempre presente in ogni azione. Immarcabile nelle sue penetrazioni, può essere davvero fatale per le avversarie nei playoff.
Coach Di Paolantonio 8
RISULTATI 25^ Giornata – Girone Est
Segafredo Virtus Bologna-US Basket Recanati 98 - 63
Unieuro Forlì-Tezenis Verona 70 - 68
Bondi Ferrara-Termoforgia Jesi 84 - 82
G.S.A. Udine-Alma Trieste 88 - 70
Kontatto Fortitudo Bologna-Andrea Costa Imola 71 - 68
OraSì Ravenna-De Longhi Treviso 68 - 61
Proger Chieti-Visitroseto.it Roseto 100 - 110
Dinamica Generale Mantova-Assigeco Piacenza 20/03
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 36
OraSì Ravenna 34
De Longhi Treviso 34
Alma Trieste 32
Kontatto Fortitudo Bologna 30
Visitroseto.it Roseto 30
Dinamica Generale Mantova 26
Tezenis Verona 26
Assigeco Piacenza 22
G.S.A. Udine 22
Termoforgia Jesi 22
Bondi Ferrara 22
Andrea Costa Imola 18
Proger Chieti 18
Unieuro Forlì 14
US Basket Recanati 12
PROSSIMO TURNO
Visitroseto.it Roseto-Kontatto Fortitudo Bologna
Alma Trieste-Segafredo Virtus Bologna
G.S.A. Udine-Dinamica Generale Mantova
Andrea Costa Imola-De Longhi Treviso
Assigeco Piacenza-Bondi Ferrara
Tezenis Verona-OraSì Ravenna
Termoforgia Jesi-Unieuro Forlì
US Basket Recanati-Proger Chieti (lunedì 27/03)
Stefano Tortoreto