“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Consiglio regionale mantiene la parola: No alla deriva petrolifera
L'Emiciclo vota a maggioranza assoluta l'abrogazione dell'articolo 35 del Decreto Sviluppo che consente di effettuare le ricerche petrolifere entro 12 miglia dalla costa
D'ALFONSO&CO MANTENGONO LA PAROLA: NO A OMBRINA MARE. Il Consiglio regionale ha approvato la richiesta di referendum per l'abrogazione dell'articolo 35 del decreto legge n. 83 del 2012 (Decreto Sviluppo), che consente di effettuare le ricerche petrolifere nell'area antistante le 12 miglia dalla linea di costa. Il Consiglio ha approvato un'altra richiesta di referendum, quella per l'abrogazione delle norme dell'articolo 38 del Decreto legge n. 133 del 2014, il cosiddetto 'Sblocca Italia' che, regolando le autorizzazioni e gli espropri sulle ricerche ed estrazione degli idrocarburi nel sottosuolo e in mare, sottrae alle Regioni le competenze in materia energetica, con buona pace del Titolo V della Costituzione. "Molte norme di questi decreti, in particolare quelle dell'articolo 35 del 'Decreto sviluppo – spiega il Capogruppo di Sel, Mario Mazzocca – sono dettate da motivazioni emergenziali, una prospettiva questa in cui si collocano sempre più spesso i governi nazionali di fede neoliberista al fine di ridurre, oggettivamente, gli spazi di democrazia delle comunità e delle istituzioni locali su quelle scelte che vanno a condizionare il loro ambiente e dunque la loro vita. Ecco perché Sinistra Ecologia Libertà ha sostenuto da subito la proposta avanzata dai coordinamenti No Triv e A Sud, ma anche da altre associazioni ambientaliste, per la richiesta dei referendum abrogativi. Si tratta - conclude Mazzocca - di un altro impegno concreto contro la petrolizazzione dell'Adriatico, che premia l'azione in materie ambientali sostenuta da SEL all'interno di questa maggioranza di governo regionale".
Redazione Independent