“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Comune di Pescara si tinge di giallo e blu per solidarietà all’Ucraina
A Pescara vivono quasi 900 ucraini, in buona parte donne impegnate nel sociale e nell’assistenza agli anziani.. Nella provincia sono circa 1.600 unità
La torre civica si illumina di notte di giallo e di azzurro in omaggio all’Ucraina aggredita e in segno di rispetto per le vittime della guerra di aggressione. Lo ha disposto il vice sindaco e assessore alle politiche energetiche Gianni Santilli, interpretando lo stato d’animo del consiglio comunale e dell’intera amministrazione «affinché a tutti sia visibile la nostra vicinanza al popolo ucraino». Nelle ore immediatamente successive all’attacco russo, all’alba di giovedì, il sindaco Carlo Masci ha fatto pervenire una lettera all’ambasciatore plenipotenziario YaroslavMelnyk per testimoniargli la solidarietà personale e della città di Pescara.
A Pescara vivono quasi 900 ucraini, in buona parte donne impegnate nel sociale e nell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Nella provincia la presenza è di poco più di 1.600 unità. Rappresentano il 9,3% degli stranieri, più del doppio della media nazionale. L’invasione russa e i bombardamenti hanno interrotto o reso problematiche le comunicazioni con familiari e parenti rimasti in patria, aumentando il senso di angoscia e di lontananza.
«La torre civica con i colori della bandiera del Paese slavo è un modo di far sentire l’affetto dei pescaresi in un difficile momento», hanno sottolineato il sindaco Masci e il vice Santilli.