“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Chieti vince ancora contro l'Aversa Normanna
I teatini agguantano il Foggia in classifica. Cinque regala la rete dei tre punti a Mr. Di Meo
IL CHIETI VINCE ANCORA CONTRO L'AVERSA NORMANNA PER 1 A 0. Un risultato, quello dei nero-verdi, doppiamente importante; in primo luogo perché, dopo questa vittoria casalinga si allontanano dalla zona retrocessione e si collocano con 9 punti in una zona più tranquilla della classifica al fianco del Foggia. In secondo luogo perché il Chieti ha disputato quasi tutto il secondo tempo in 10 uomini a causa dell'espulsione di Borgese per doppio fallo. Ora l'undici di Mister Di Meo, può affrontare con maggior serenità il derby di domenica prossima contro il Teramo che ha rifilato ben 4 reti al Martina Franca.
LA GARA. Il primo tempo non è risultato particolarmente avvincente per la tendenza troppo prudente delle due compagini a non scoprirsi. Solo all'11° e al 12° della prima frazione di gara la porta di D'Agostino corre un serio pericolo ad opera di Guidone che per ben due volte non riesce ad infilare la palla in rete. Al 5° minuto del secondo tempo Borgese, viene mandato dall'arbitro Signor Proietti anzi tempo nello spogliatoio per doppio cartellino giallo. Gli abruzzesi non demordono e, anzichè demoralizzarsi, reagiscono impegnandosi al limite delle loro possibilità, arrivando, al 6° minuto, a segnare la rete dell'uno a zero con Cinque su servizio di Guidone.
IL TABELLINO.
Chieti (4-2-3-1): Robertiello, De Giorgi, Terrenzio, Di Filippo, Turi, Daleno, Borgese, Rossi (12°st Di Properzio), Cinque (30°st De Stefano), Guidone, Berardino (42° Dascoli). A disp: Gallinetta, Bramati, La Selva Allenatore: Di Meo
Aversa Normanna (4-3-1-2): D'Agostino, Nocerino (23°st Varsi), Di Girolamo, Porcaro, Djibo Badlji (33°st D'Ursi), Balzano, Prevete (42° st Romano), Gatto, Galizia, Vicentin, Orlando. A disp: Sarese, Miraglia, Rosa, De Rosa, Pasquariello. Allenatore: Di Costanzo
Arbitro: Proietti di Terni.
Clemente Manzo