“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il Cavaliere di ritorno
I segnali inequivocabili: il libro nel salotto "amico" di Bruno Vespa e colpaccio di mercato per il Milan (Balotelli)
POLITICA. IL CAVALIERE DI RITORNO. Da quando c'è lui, cioè da 18 anni, ma forse anche da prima, l'Italia - intesa come collettività - è ostaggio della sue "bizzarrie" politiche. Mettiamola così. Il Cavalier Silvio Berlusconi, da Milano, conosce, e fin troppo bene, le sue "gatte da pelare". E nessuno, nemmeno gli audaci figli, possono impedire a colui che ha fondato un impero, di agire come meglio crede. Berlusconi, infatti, oltre alla devastante capacità finanziaria è dotato - complice madre natura - di un ego spropositato che lo rende cieco. Fino a poco fa sembrava, infatti, che avesse accettato la "cattiva sorte" e farsi da parte. L'incredibile vicenda della nipote di Mubarak, Ruby "Rubacuori", era stato un colpo davvero difficile da digerire, anche per i fan più sfegatati. Ma, poi, è arrivata quella condanna per evasione fiscale sui diritti televisivi di Mediaset a suo dire per «colpa di una giustizia che è da riformare» . E' stata la goccia che ha fatto traboccare. Prima l'uomo che meglio di altri ha rappresentato l'italianità, in Europa e nel Mondo, ha deciso improvvisamente di archiviare le primarie del Popolo delle Libertà, altra sua creatura; e, con esse, affossare il segretario pro tempore Angelino "Jolie" Alfano. Poi, ha lanciato quegli "inequivocabili" segnali a presagire l'ennesima, quanto obsoleta, performance (sceneggiata?) politica. E, non importa se verrà sconfitto alle prossime elezioni - i sondaggi, che tanto ama, non lo vedono affatto bene - perchè è necessario, comunque, sistemare alcune questioni. Altimenti, che cosa l'abbiamo votato a fare il Porcellum? (lo aggiungiamo noi)
LO SCHEMA COLLAUDATO. I nemici, cioè quei "traditori" degli ex An - stiamo parlando di La Russa e Gasparri fuggiti da Storace - sono stati avvisati dall'ex Ministro/Poeta (Beni Culturali) Sandro Bondi. «Berlusconi tornerà in campo», ha detto qualche giorno fa. Il montio vale anche per la frangia "ribelle" del Pdl: quelli, tanto per intenderci, guidati dalla "giovanotta" Giorgia Meloni. Infine, il "segnale dei segnali". Cioè il "must" delle sue campagne elettorali: quell'intrigantissimo connubio, quasi psicomagico, tra politica e calcio che tanto è piaciuto agli italiani. Mercoledì 12 dicembre il Cavalier Berlusconi, l'uomo che fa le corna ai vertici del G8, presenterà, nel salotto "amico" di Bruno Vespa, il libro "Il palazzo e la piazza". Poi, il fedele Adriano Galliani annuncerà, tramite il guru del mercato calcistico (Mino Rajola), che sta per riportare in Italia un calciatore "tranquillo" (Mario Balotelli). E, quindi regalare a se stesso ed ai tifosi "un sogno": sempre il suo. Insomma, come direbbe il mitico Ennio Flaiano: "La situazione politica in Italia è grave ma non è seria".
Marco Beef