Il 63esimo Governo della Repubblica Italiana esce col Matto

VOILA' IL SESSANTATREESIMO GOVERNO DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Il Governo di Matteo Renzi, il 63esimo della storia della Repubblica Italiana, come ampiamente annunciato, è arrivato di sabato 22 febbraio dopo un ampissimo giro di consultazioni col presidente Giorgio Napolitano (Carlo De Benedetti e Silvio B.). 

Secondo la smorfia il 22 non è il numero del tradimento (vedi caso Letta) ma quello che indica il Matto, ed il 63 è la Sposa. Sarà un caso? Matrimonio con il Matto?

Personalmene non crediamo che l'ex sindaco di Firenze sia, come dicono dalle sue parti, "grullo" nè che l'Italia sia una "verginella" da portare all'altare. Anzi, l'uomo dall'occhio lungo ci pare parecchio astuto e dall'ambizione smisurata. Come, altrimenti, presumere di poter salvare il Paese, mica Firenze, dal baratro in cui ci troviamo se attraverso una mastodintica opera di autoconvincimento?

Ma era proprio necessario Franceschini alla Cultura e la conferma del Ministro senza laurea alla Salute?

Il Premier ha ringraziato tutto e tutti, dopo avere giurato nelle mani del Presidente Napolitano, col seguente twitt: "Compito tosto e difficile. Ma siamo l'Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici".

Staremo a vedere. Una cosa però consentitecela. Anzi un hashtag #meritocraziaportamivia.

I NOMI DEL GOVERNO

Premier: Matteo Renzi

Sottosegretario: Graziano Delrio

Ministeri con portafoglio:

Esteri: Federica Mogherini
Interno: Angelino Alfano
Giustizia: Andrea Orlando
Difesa: Roberta Pinotti
Economia: Pier Carlo Padoan
Sviluppo Economico: Federica Guidi
Politiche Agricole: Maurizio Martina
Ambiente: Gianluca Galletti
Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi
Lavoro e politiche sociali: Giuliano Poletti
Istruzione: Stefania Giannini
Cultura: Dario Franceschini
Salute: Beatrice Lorenzin

Ministeri senza portafoglio:

Riforme e Rapporti con Parlamento: Maria Elena Boschi
Semplificazione e Pa: Marianna Madia
Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta

Foto: Pep Marchegiani

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