“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il 28 settembre 2018 saremo a Roma, in Cassazione, il processo di Bussi
Al "Palazzaccio" di Roma la parola fine su una vicenda dai tratti inquietanti ma purtroppo i reati sono prescritti. Che succederà?
IL 28 SETTEMBRE AL "PALAZZACCIO" DI ROMA LA PAROLA FINE SULLA MEGA DISCARICA DEI VELENI. E’ fissata al 28 settembre 2019, presso la IV sezione, la data dell’appello in Cassazione del processo sulla "megadiscarica dei rifiuti" di Bussi sul Tirino, scandalo giudiziario scoppiato nel 2007 e purtroppo molte delle responsabilità penali accertate sono oramai prescritte. Ricordiamo, infatti, che il 17 febbraio 2017 i giudici della Corte d'assise di L'Aquila hanno espresso, nei confronti delle 19 persone alla sbarra per le ipotesi di reato, alcune assoluzioni e 10 condanne con pene che vanno dai due ai tre anni di reclusione, disponendo anche risarcimenti subito esecutivi fino a 4 milioni di euro. I reati riconosciuti sono avvelenamento colposo delle acque e disastro colposo. L’affermazione di responsabilità ha portato anche alla condanna al risarcimento del danno da quantificare, in separata sede, nonché alla condanna a varie provvisionali per oltre tre milioni di euro, che vanno da un milione di euro in favore dell’ATO, a 500mila euro in favore della Regione Abruzzo, a 200mila euro in favore di tutti i Comuni, a 10mila euro in favore del WWF Italia e di Legambiente, a 5mila euro in favore delle restanti associazioni ambientaliste che si erano costituite parte civile.
Al momento la bonifica dei veleni sepolti nel sottosuolo a trenta chilometri dall'agglomerato urbano più grande d'Abruzzo non è ancora cominciata. Che succederà?
Redazione Independent