“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Il 1° maggio va festeggiato?
Una festa senza significato per chi ha perso il posto di lavoro, chi non ha la forza e chi non c'è l'ha fatta a vivere
IL PRIMO MAGGIO VA FESTEGGIATO? - Il Primo Maggio si festeggia il diritto di fissare l’orario giornaliero di 8 ore di lavoro (in Italia fu approvato nel 1923) L’idea della festa nasce dalle manifestazioni organizzate negli USA dai cavalieri del lavoro. Dal 1882 questa ricorrenza divenne annuale. Furono le organizzazioni sindacali affiliate all’internazionale dei lavoratori i movimenti socialisti ed anarchici che fissarono la festa al primo Maggio di ogni anno. Purtroppo spiacevoli episodi ricordano questa data, ad esempio nel 1886 a Chicago davanti ad una fabbrica la polizia cercò di bloccare una manifestazione sparando sugli operai uccidendone alcuni, nel 1987 quattro operai sindacalisti e quattro anarchici furono impiccati per aver organizzato le manifestazioni del primo Maggio dell’anno precedente per ottenere le 8 ore di lavoro. Prima di essere impiccati gli operai urlarono alcune frasi che dovremmo ricordare, ad esempio: «verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte». Oppure..«Lasciate che si senta la voce del popolo». Dopo alcuni giorni a Chicago organizzarono una importante manifestazione a lutto per ricordare i “Martiri”. In Europa la festa del primo Maggio fu introdotta nella riunione di Parigi nel 1889 e ratificata in Italia nel 1891…Questa è la storia della ricorrenza del primo Maggio, ma oggi abbiamo voglia di festeggiare? Personalmente nell’animo non ho molta voglia di pensare al primo Maggio come un giorno segnato in rosso sul calendario, vorrei semplicemente dedicarlo ai lavoratori che hanno perso il loro posto, che non possono garantire il domani ai loro figli e soprattutto a coloro che non hanno avuto la forza di rialzarsi, e che con dignità e in silenzio hanno preferito mettere la parola fine alla tragedia economica che sta attraversando il nostro Paese…il mio pensiero oggi va alle vittime della nostra crisi economica:
San Remo: 47 anni, elettricista si spara. 05 Febbraio 2012
Firenze: 65 anni, imprenditore si impicca. 26 Febbraio 2012
Ragusa: commerciante tenta di darsi fuoco. 02 Marzo 2012
Pordenone:46 anni, magazziniere si suicida. 02 Marzo 2012
Genova: 45 anni disoccupato, sale su un traliccio della corrente. 09 Marzo 2012
Taranto: 60 anni, commerciante trovato impiccato. 09 Marzo 2012
Torino: 59 anni, muratore si da fuoco.10, Marzo 2012
Trieste: 40 anni, appena disoccupato si da fuoco.14,Marzo 2012
Lucca: 37 anni, infermiera ingerisce acido.15, Marzo 2012
Lecce: 29 anni, artigiano si impicca.21, marzo 2012
Cosenza: 47 anni, disoccupato si spara.21, Marzo 2012
Pescara: 44 anni, imprenditore si impicca.23, Marzo 2012
Trani: 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra.27, Marzo 2012
Bologna: 58 anni, si dà fuoco davanti all’Agenzia delle entrate.28, Marzo 2012
Verona: 27 anni, operaio si da fuoco.29, Marzo 2012
Sondrio: 57 anni, perde lavoro, cammina sui binari, salvato in tempo.01,Aprile 2012
Roma: 57 anni, corniciaio, si impicca.02, Aprile 2012
Catania: 58 anni, imprenditore si spara.03, Aprile 2012
Gela: 78 anni pensionata si getta dalla finestra, riduzione della pensione. 03, Aprile 2012
Roma: 59 anni, imprenditore, si spara con un fucile.03, Aprile 2012
Milano: 51 anni, disoccupato si impicca.04, Aprile 2012
Roma: Imprenditore si spara al petto col fucile. La sua azienda stava fallendo. 04, Aprile 2012
Dopo un elenco del genere non possano esserci parole per descrivere l’amarezza che si respira e la sensazione di impotenza dinnanzi alla tragedia quotidiana che tutti noi stiamo affrontando. Il primo Maggio è anche questo!
Miriam Castura