“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
I nuovi paradisi "artificiali" della Cina
Washigton è preoccupata per l'espansione di Pechino che intende creare porti e aeroporti nel Pacifico
Il ministro della Difesa USA, Ash Carter, ha espresso apertamente la preoccupazione degli Stati Uniti per quanto riguarda la rapida espansione di isole artificiali create dalla Cina. Poi ha chiesto agli esperti del suo staff di studiare la possibilita' di costruire porti ed aeroporti vicini al reef nel Pacifico e che Pechino considera cinese.
Subito e' scattato il ministro degli Esteri cinese chiedendo a Washington un immediato chiarimento.
"Il territorio e' della Cina - ha detto il ministro - L'America deve rispettare le nostre aree di mare e di cielo e noi siamo pronti a difendere e fare rispettare tutto quanto e' nostro".
A mettere benzina sul fuoco sono intervenuti Vietnam e Filippine,convinte di avere il diritto di partecipare ad eventuali discussioni riguardanti quella localita'. Possiamo dire che si tratta di primi approcci,ma non si puo' scavalcare il problema.
I veri problemi spesso si sviluppano da "provocazioni leggere". Una cosa: il cronista non puo' esimersi dal ricordare che gli Stati Uniti sono migliaia di chilometri distanti dalla Cina (tra l'altro sua alleata nel c ampo eocnomico) e non si capisce bene perche' vuole stuzzicare il gigante che dorme..
Benny Manocchia