“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
I lavoratori della Veco in corteo a Martinsicuro
I dipendenti, da un mese in mobilità, chiedono di accelerare l'iter delle autorizzazioni per evitare la chiusura della fonderia
LAVORATORI VECO, CORTEO A MARTINSICURO. Gli operai della storica fonderia Veco di Martinsicuro sono scesi nuovamente in piazza per tenere viva l'attenzione sulla situazione di un'azienda che attualmente occupa 74 operai. I lavoratori attualmente sono in assemblea permanente e l'iniziativa di ieri si pone in continuità con quelle messe in campo finora per evitare la chiusura della fonderia, ancora in attesa del rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
"I lavoratori sono scesi in corteo per sollecitare gli Enti ad accelerare l'iter per la riapertura della fonderia - ha commentato il segretario provinciale Fiom Cgil Giampiero Dozzi - nel rispetto delle prerogative di tutti. L'obiettivo è sollecitare lo sblocco della vertenza. Ci risulta che i progetti di massima per la realizzazione delle prescrizioni siano stati presentati tutti. A questo punto mancherebbe solo l'autorizzazione. Noi attendiamo fiduciosi e metteremo in campo tutte le iniziative sindacali necessarie a sbloccare la situazione".
DIPENDENTI IN MOBILITA’. Alla vigilia di Natale è scattata la mobilita' per tutti e 71 dipendenti della Veco di Martinsicuro, la fonderia nata 60 anni fa e da mesi alle prese con il rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), il cui iter e' iniziato nel 2013. La situazione e' stata prospettata un mese fa dalla Veco nella sede di Confindustria e ha visto solidali con la fonderia il sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni, e il presidente di Confindustria Teramo, Agostino Ballone. Insomma, per i lavoratori non si prospetta certamente uno straordinario 2016.
Redazione Teramo