“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
I cento anni di Giuseppe Mavestuto ultimo comandante della Brigata Maiella
Nativo di Sulmona fu tra i primi ad entrare nella Bologna liberata dai nazifascisti.
L’Associazione Brigata Maiella augura a Gilberto Malvestuto, Patriota della Maiella di Sulmona, in occasione del suo centesimo compleanno, di proseguire con la sua testimonianza a diffondere i valori della Resistenza, scritti nella nostra Carta costituzionale. L'invito alle giovani generazioni è quello di portare avanti l’impegno nella difesa dei diritti per la democrazia e la libertà.
A oltre settant'anni da quei tragici ed eroici eventi, in un momento così problematico della vita del Paese, la trasmissione del patrimonio di vita dei patrioti della Maiella funge da pietra d'angolo per l'edificazione di un futuro consapevole degli errori commessi nel recente passato.
La scelta di Gilberto compiuta allora chiede oggi a ciascuno di noi di schierarci dalla parte di chi vede negata la propria libertà civile e sociale.
L'impegno di Malvestuto non si è fermato con le imprese di liberazione nazionale, ma è proseguito in maniera altrettanto significativa con l'incarico di direzione dell'Istituto abruzzese per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza.
Il dovere della memoria si dimostra ancora una volta come imperativo civico e politico contro ogni forma di subdolo revisionismo e di semplificazione, che ciclicamente torna a equiparare chi si schierò dalla parte della democrazia e dei diritti inviolabili dell'uomo e chi dalla parte di un regime antidemocratico e fondato sulla discriminazione.
I cento anni di Malvestuto rappresentano un momento importante per l'intero Abruzzo che è così chiamato a ripercorrere le pagine più gloriose della sua storia scritta in maniera indelebile dalle imprese dei ragazzi della Brigata Maiella.