“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
I candidati presidenti a #dimartedi'. Qual' e' la vostra pagella?
Sara Marcozzi, Marco Marsilio, Giovanni Legnini e Stefano Flajani si sono confrontati da Floris. Mancano quattro giorni al voto
REGIONALI ABRUZZESI: CONFRONTO TELEVISIVO DEI CANDIDATI PRESIDENTI. I candidati presidenti per la Regione Abruzzo Sara Marcozzi (M5S), Giovanni Legnini (centrosinistra-coalizione Legnini presidente), Marco Marsilio (centrodestra) e Stefano Flajani (Casapound) si sono confrontati televisivamente da Giovanni Floris nel programma #DiMartedì su la rete La7.Â
Chi ha vinto il confronto televisivo?
Date le vostre pagelle a quattro giorni dal voto di domenica 10 febbraio 2019 che deciderà la conduzione della massima istituzione amministrativa territoriale.
Redazione Independent
Da quando l' ex governatore Luciano D' Alfonso si e' dimesso dalla carica per un piu' sicuro seggio a Palazzo Madama, in Abruzzo si sono dati battaglia i candidati governatori Giovanni Legnini, l' ex vice presidente del CSM, per il centro-sinistra sostenuto da 8 liste, Marco Marsilio, senatore di Fratelli d' Italia, per il centro destra, sostenuto da 6 liste, Sara Marcozzi, consigliere uscente, per il Movimento 5 stelle, che corre da solo. Ed infine Stefano Flajani per Casapound che pure corre da solo. La tornata elettorale di domenica i in Abruzzo e' un test importante perche' il primo di una lunga serie di consultazioni elettorali. Infatti i leader di tutti i partiti si sono precipitati in Abruzzo per sostenere i loro candidati. Anche se i sondaggi danno in leggero vantaggio il centrodestra sul M5S, il centrosinistra non si da' per vinto presentando un' ampio schieramento di liste con candidati provenienti dai piu' svariati settori. L' aItro ieri sera molti italiani hanno avuto l' opportunita' di seguire sui teleschermi la trasmissione Dimartedi', condotto da Giovanni Floris, durante la quale i 4 candidati a governatore se la sono data di santa ragione. Al centro della discussione c' e' stato il tema delle infrastrutture ferroviarie e autostradali che tutti i candidati hanno ammesso di essere carenti. Infatti sull' arretratezza della linea ferroviaria Pescara Roma e sulle problematiche legate alla stabilita' dei ponti della A14 e della A24 e dei relativi pedaggi autostradali costosissimi non si sono sentite che critiche da parte di tutti. Marcozzi ha polemicamente detto che mentre si pensa alle grandi opere, siamo fuori dalla linea veloce adriatica, e che i tempi di percorrenza per raggiungere Roma da Pescara col treno si aggirano sulle 5/6 ore. Della mancata manutenzione delle autostrade A24 e A25, secondo la pentastellata, sarebbero responsabili tanto il centro destra quanto il centro sinistra, e che finalmente per la manutenzione si sarebbero stanziati 116 milioni di euro da parte del ministro delle infrastrutture Toninelli. Anche Il costo eccessivo dei pedaggi autostradali (i piu' cari in assoluto) sara' rinegoziato dal ministro con la concessionaria. Anche gli altri candidati alla fine si sono impegnati a rinegoziarli. Sempre in tema di infrastrutture, Marsilio ha ricordato che anche la ferrovia Sangritana in parte e' stata dismessa. Ne consegue che l' Abruzzo a' una regione poco competitivo a causa della carenza delle infrastrutture. L' ex vicepresidente del CSM Legnini ha rivendicato uno stanziamento di 116 milioni di euro per il collegamento ferroviario veloce con Roma. Marsilio infine ha attaccato la passata gestione D' Alfonso e i 5 Stelle mettendo in luce le contraddizioni dei ministri Toninelli, Bonafede e Grillo in visita nei territori per appoggiare Marcozzi. Toninelli qui in Abruzzo si sarebbe detto favorevole all' alta velocita' Pescara- Roma e in Parlamento contrario. Bonafede invece avrebbe considerato l' ipotesi di tenere aperto il tribunale di Sulmona mentre prima avrebbe manifestato l' intenzione di sopprimerlo. Idem per la Grillo sul mantenimento dei punti nascita. Non potevano mancare cadute di stile nel finale della trasmissione quando Sara Marcozzi ha denunciato che il candidato Marsilio e' nato e vissuto a Roma e che non basta pubblicare una foto mentre gira gli arrosticini per sembrare abruzzese e Marsilio dal canto suo non batte ciglio nel rispondere che non e'¨ figlio di papa' ( forse alludendo alla Marcozzi?) e che i genitori sono dovuti emigrare come tanti abruzzesi. Si arriva al patetico quando Flajani grida allo scandalo perche', mentre il governo attuale non mette in cantiere provvedimenti per l'Abruzzo e mentre si continua solo a parole di voler mantenere aperti punti nascita e tribunali, i terremotati muoiono di gelo. Infine Legnini, unico dei 4 candidati governatori, accenna alla necessite' del lavoro che manca, aggiungendo di aver presentato un pacchetto di 5 proposte concrete perfino munite di copertura finanziaria.
Per rivedere la puntata questo è il link: http://www.la7.it/dimartedi/video/elezioni-regionali-in-abruzzo-parlano-i-candidati-06-02-2019-262442
Redazione Independent