“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
I budget stanziati per sanità privata nel mirino della magistratura
La procura di L’Aquila ha aperto un’indagine sul presunto ‘conflitto d’interessi’ dell’assessore regionale al Bilancio Mario Quaglieri
Ancora la sanità privata, nello specifico i budget stanziati dalla Regione Abruzzo, sono finiti nel mirino di un’indagine della procura di L’Aquila. Il ‘focus’ della questione è il presunto ‘conflitto d’interessi’ dell’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri di Fratelli d’Italia, che avrebbe votato due delibere in materia sanitaria non astenendosi, sempre secondo la magistratura inquirente, come da prescrizioni di legge.
Il noto medico aquilano è stato rieletto nell’ultima tornata elettorale, quella del 10 marzo scorso, con quasi 12mila preferenze alle elezioni del 10 marzo scorso. Di professione medico chirurgo a contratto, ha lavorato in alcune cliniche private della provincia dell’Aquila.
Per questa vicenda sono indagati lo stesso Quaglieri – nella passata legislatura, prima di diventare assessore, presidente della commissione regionale Sanità – per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio in concorso e falsità in atti d’ufficio, e, per il solo abuso di ufficio, la proprietaria della clinica di privata nella quale Quaglieri ha lavorato e lavora come chirurgo, con contratto di lavoro non dipendente.
Per il pm titolare dell’inchiesta, Marco Maria Cellini, sotto osservazione è il fatto che Quaglieri avrebbe omesso di astenersi, in qualità di assessore, sui provvedimenti di Giunta in materia sanitaria che hanno riguardato anche la clinica da cui lo stesso Quaglieri ha percepito, per l’attività di chirurgo, la quasi totalità del suo reddito annuale. Il primo atto è quello del 28 dicembre 2023 con cui l’esecutivo guidato da Marco Marsilio (FdI) ha dato il via libera all’assegnazione di 20 milioni di budget alta specialità a sette strutture sanitarie private.
La seconda delibera è del 30 agosto 2023, con Quaglieri presente in Giunta, avente a oggetto il rinnovo dell’accreditamento istituzionale per l’attività ospedaliera di una casa di cura.
Carabinieri e Guardia di Finanza hanno perquisito l’abitazione dell’assessore regionale e sequestrato dei documenti. Stessa sorte e’ capitata anche ai proprietari delle attività mediche sopracitate. Le forze dell’ordine, poi, sono state anche nella sede della Giunta regionale a Palazzo Silone all’Aquila e in quella dell’assessorato alla Salute a Pescara.
Ovviamente si tratta solamente di una fase preliminare di un’indagine per cui vale completamente la presunzione d’innocenza delle persone coinvolte.